Botti di Capodanno? Quando i fuochi d’artificio possono costarvi caro

Sarà sicuramente un Capodanno diverso al solito, senza feste e assembramenti ma nonostante la situazione di pandemia molte città hanno posto ugualmente i divieti per i botti dell’ultimo dell’anno.

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Fonte Pixabay

Moltissime città italiane hanno disposto il divieto per i botti di Capodanno e varie multe previste per i trasgressori.

Con l’ultimo DPCM è stata dichiarato il regime di zona rossa nei giorni 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre nonché nei giorni 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio. Per la notte di Capodanno, sono vietati tutti gli spostamenti dalle ore 22 del giorno 31 fino alle ore 7 del giorno 1 gennaio. Salvo i casi di estrema necessità.

Le città di Napoli e Palermo, dove per tradizioni i botti di Capodanno sono un’usanza irrinunciabile, hanno espresso detto dievieto.

Al divieto espresso riguardante i botti si è aggiunto il coprifuoco dalle 22 alle 7 del mattino.

Il Sindaco di Palermo ha dichiarato che i proventi delle multe e i soldi risparmiati sullo spettacolo pirotecnico, saranno destinati a progetti assistenziali e sociali del Comune.

Attenzione alle multe particolarmente salate, che vanno da 500 euro fino a 5mila euro .

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Botti di Capodanno: ecco le multe previste

Il divieto, con ogni probabilità, sarebbe stato introdotto indipendentemente dalla pandemia in molte città italiene ricche d’arte come ad esempio Venezia, Pisa o Lucca.

Non è il primo anno che i Sindaci vietano con ordinanze i fuochi all’interno del comunale o nel centro storico al fine di tutelare il proprio patrimonio artistico.

I monumenti, infatti, con le continue esplosioni potrebbero risentire dell’esplosione ravvicinata di botti.

Inoltre, oltre alla tutela del patrimonio artistico, ci sono gli animalisti che si schierano per fare in modo che i botti non turbino la quiete dei propri animali.

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