Decreto Natale: cosa si può fare oggi, 22 dicembre, e domani

Oggi, martedì 22 dicembre, e domani, mercoledì 23 dicembre, sono gli ultimi due giorni in zona gialla. Vediamo cosa si può fare e cosa invece no.

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In seguito all’emergenza Covid il governo ha deciso di adottare una serie di misure volte a contrastare la diffusione del coronavirus. In particolare, in vista delle festività natalizie, l’esecutivo ha deciso di approvare un decreto con le regole da seguire, al fine di evitare possibili assembramenti.

Dal 21 al 23 dicembre, ad esempio, restano in vigore le precedenti disposizioni legate alla zona gialla, ad eccezione dell’Abruzzo e della Campania che sono zona arancione. L’Italia sarà zona rossa dal 24 al 27 dicembre, ma anche dal 31 dicembre al 3 gennaio, e i giorni 5 e 6 gennaio. I restanti giorni, invece, saranno arancioni.  Dallo shopping agli spostamenti, passando per il coprifuoco, vediamo quindi cosa si può fare nei giorni 22 e 23 dicembre.

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Decreto Natale, zona gialla: ecco le regole da seguire

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Dal 21 dicembre e fino al 6 gennaio vi è il divieto di spostamenti tra regioni. È sempre consentito, invece, il rientro nella propria regione di residenza, domicilio o abitazioni. Cambiano invece le regole in base all’indice di rischio che, come già detto, vedrà l’Italia dal 24 dicembre al 6 gennaio zona rossa, salvo alcune eccezioni in cui saremo in zona arancione.

Oggi, martedì 22 dicembre, e domani, mercoledì 23 dicembre, l’Italia, ad eccezione di Abruzzo e Campania, continua ad essere zona gialla. Ancora per questi due giorni, quindi, tutti i negozi saranno aperti fino alle 21, mentre bar e ristoranti fino alle 18. In seguito, fino alle 22, sarà consentito il servizio di asporto e la consegna a domicilio.

Oggi, inoltre, è il penultimo giorno in cui ci si potrà ancora muovere liberamente su tutto il territorio regionale, sempre tra le ore 5 e le ore 22, senza dover presentare un’autocertificazione. Durante l’orario di coprifuoco, invece, ci si potrà muovere solamente per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità. Stesso discorso vale per gli spostamenti tra Regioni, ammessi solamente per comprovate esigenze. Non è possibile, pertanto, spostarsi da una regione all’altra, ad esempio, per trascorrere dei giorni di vacanza e nemmeno per raggiungere le seconde case.

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