Benzina e Diesel, aumento prezzi all’Epifania: le motivazioni del rincaro

Al momento non se ne parla molto, ma sembra proprio che a cavallo dell’Epifania ci sarà un nuovo aumento del costo di benzina e diesel

Benzina e diesel
Fonte Pixabay

Cosa ci porterà quest’anno la Befana nella calza? A quanto pare un “bell’aumento” sui prezzi di benzina e diesel. Una notizia per niente gradita agli italiani, che almeno sotto questo punto di vista nel 2020 hanno avuto diversi benefici (basti pensare all’abbassamento netto dei costi nel periodo del lockdown).

L’anno nuovo quindi rischia seriamente di aprirsi con questo rincaro decisamente inaspettato. A provocarlo è la clausola salvaguardia sulle accise, ovvero le tasse esterne, che il Governo non sembra più intenzionato a congelare.

Le prospettive per il futuro prossimo sono ancora più buie. In questo modo il prezzo dei carburanti nel Bel Paese diventerebbe tra i più elevati nel mondo e fino al 2023 l’aumento appare piuttosto costante.

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Benzina e diesel, l’auspicio della svolta ecologica e le accise più strane della storia italiana

Da non sottovalutare l’aumento del costo del petrolio che inevitabilmente avrebbe delle ripercussioni sia sulla benzina ma soprattutto sul gasolio. 

Dunque, una vicenda che stona con l’allineamento delle accise sui due principali carburanti. L’altra faccia della medaglia è che questa situazione di continui rincari possa portare all’esodo verso le nuove soluzioni ecologiche.

Milano e Roma ormai da tempo stanno sensibilizzando le persone sulla tematiche e hanno come obiettivo quello di favorire la mobilità eco-sostenibile. In generale però nel mondo la situazione sta pian piano migliorante. Le auto diesel rappresentano il 40% del totale, quelle a benzina invece il 44. Chiudono il quadro le auto a gas al 7% e le ibride intorno al 5%.

In generale non è la prima volta che ci ritroviamo a fare i conti con delle accise a dir poco “opinabili”. Tra quelle storiche si possono annoverare quelle relative il finanziamento della missione militare in Libano nel 1983 e della crisi del nel canale di Suez del 1956. Solo di recente è stato invece abolito il finanziamento della guerra in Etiopia promossa da Mussolini nel 1935 (una delle accise più longeve della storia mondiale).

 

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