Pfizer, dal vaccino anti Covid al rischio stop per 200

Mobilitazione dei principali sindacati per il rischio occupazionale di 200 lavoratori in somministrazione operanti nello stabilimento Pfizer di Catania.

Pfizer Catania

Futuro incerto per 200 operai con contratti a termine assunti dalle agenzie per il lavoro e operanti nello stabilimento Pfizer di Catania.

La fabbrica sembra essere pronta a intraprendere un percorso di meccanizzazione di alcuni reparti, in cui sono impiegati prevalentemente lavoratrici e lavoratori temporanei, con contestuale riduzione del personale impiegato.

Inaccettabile l’atteggiamento di Pfizer” è il commento dei sindacati FeLSA Cisl, NIdiL Cgil e Uiltem in una nota in cui spiegano come l’azienda multinazionale dei farmaci, che ha appena scoperto il primo vaccino anti Covid, rifiuti di aprire un tavolo con tutti i soggetti coinvolti, decidendo unilateralmente con quali interlocutori discutere.

Per una multinazionale con caratteristiche anche sociali importanti, in particolare nell’attuale emergenza sanitaria – dicono i sindacati – risulta di piccolo cabotaggio e miope riconoscere esclusivamente un interlocutore che nel comparto della somministrazione e della chimica ha una rappresentanza residuale e troppo spesso legata direttamente a terreni favorevoli costruiti dalle imprese.”

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Vertenza Pfizer Catania, i sindacati “Diritti per tutti”

Lo stabilimento Pfizer di Catania è fornitore a livello mondiale di antibiotici iniettabili, penicillinici e non penicillinici. La data di fondazione è il 1959, uno stabilimento recentemente potenziato nella produzione di farmaci iniettabili sterili anche generici.

Si parlava anche di un interessamento dello stabilimento nella produzione dei vaccini anti Covid ma il tutto è stato smentito. Per i sindacati, il buon esito della vertenza deve essere ricercato in modo perentorio “con soluzioni collettive che diano diritti per tutti e non favori a qualcuno”.

La prospettiva occupazionale di questi lavoratori in somministrazione è incerta nonostante per diversi anni “abbiano messo a disposizione dell’Azienda farmaceutica le loro competenze professionali” spiegano le sigle sindacali. I sindacati di categoria segnalano da tempo la situazione di “reparti interamente costituiti da lavoratori in somministrazione, come quello della ‘sperlatura’, indicato da Pfizer come reparto di prossima meccanizzazione con contestuale riduzione del personale impiegato“.

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