“La situazione è terribile”: il Mose non funziona. Ma quanto è costato?

Venezia è sotto l’acqua e il Mose non funziona. Quanti soldi sono stati spesi per quest’opera?

Mose
Fonte pixabay

 

Il Mose è una delle grandi opere italiane incompiute, finalizzata alla difesa della città di Venezia e della sua laguna dai pericoli associati al fenomeno delle acque alte.

Ad oggi, la sua entrata in funzione è prevista per maree superiori a 110 cm.

Il Mose è costituito principalmente da 3 dighe a scomparsa poste alle 3 bocche di porto lagunari, realizzate tramite schiere di 78 paratoie cave d’acciaio autosommergibili incernierate al fondale su un lato.

Le dighe, azionate tramite variazione della propria galleggiabilità, servono ad isolare temporaneamente la laguna di Venezia dal mare Adriatico all’approssimarsi di eventi di alta marea selezionati.

Ma, attualmente, a Venezia c’è l’acqua alta. Come mai? Perchè il Mose non è stato attivato.

Venezia è sotto l’acqua e la ragione principale sta nel ritardo dell’attivazione del sistema.

Il Mose, nonostante l’alta marea, è stato abbassato dopo due giorni in cui le paratoie erano state alzate e per oltre 40 ore consecutive e anche notturne.

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Mose: quanti soldi sono stati spesi?

L’idea del Mose ha preso piede negli anni ‘80, dopo l’alluvione del 1966.

Il progetto iniziale prevedeva costi pari a 3.200 miliardi di lire, peccato però, che ad oggi siano stati spesi circa 5,4 miliardi di euro e l’opera non è stata ancora ultimata con il computo totale che potrebbe arrivare a 6 miliardi.

Senza contare però che nel bilancio del Consorzio Venezia Nuova, concessionario dell’opera, sono stati iscritti lavori per un costo di quasi 7 miliardi di euro.

Per la manutenzione del Mose costerà 100 milioni di euro per ognuno dei 100 anni in cui dovrebbe restare in funzione.

Il Mose è stato attivato per la prima volta il 3 ottobre, per una prova di sollevamento generale, alla quale hanno presenziato anche il premier Conte, e De Micheli, insieme alla commissaria straordinaria al Mose Elisabetta Spitz.

Come ha tenuto a precisare il premier Conte non si è trattata di un’inaugurazione, ma solamente di un test.

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