“Seimila euro di vestiti al cardinale, schiaffo alla miseria”, scoppia il caso

Cittadini in rivolta nel leccese, dove soldi di bene comune sono stati destinati ad un regalo davvero super per il cardinale

cardinaleMonteroni di Lecce, una scelta che non ha fatto piacere ai cittadini. Soldi sottratti direttamente dal bilancio comunale per un regalo al cardinale. E non si parla di una cifra irrisoria, anzi. Il cardinale è Marcello Semeraro, che da poco ha ricevuto la nomina da Papa Francesco. Gli acquisti del nuovo cardinale però, hanno fatto scuotere la testa alla Sinistra cittadina: “Quel dono è un insulto per le tante persone, lavoratori, disoccupati, donne e uomini che vedono le loro condizioni di disagio aggravate”. 

Il dono al cardinale, corrisponde ad una cifra che si aggira intorno ai 6.000 euro. Giustificata così dal Comune: “una valenza simbolica e, al tempo stesso, non solo sia ben augurante e accompagni l’illustre Prelato in questo nuovo, impegnativo percorso pastorale, ma anche significhi promozione del nome della Città di Monteroni di Lecce a livello internazionale”.

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Il passo indietro necessario e la richiesta di devolvere la cifra

Probabilmente, si pensava che la notizia non filtrasse, perché era logico immaginare che se fosse accaduto (come è stato), i cittadini non l’avrebbero presa bene. Ora si valuta un passo indietro, da parte di Cardinal Semeraro.

La lista “Monteroni a Sinistra”, ha senza mezzi termini fatto una richiesta al cardinale. L’esplicita sollecitazione è di devolvere la stessa cifra, in opere caritatevoli, piuttosto che spendere quei soldi in vestiario. Ora, sta al cardinale fresco di nomina, fare un passo intelligente.

Questa, una fetta del testo inviato direttamente a Marcello Semeraro: “In questo periodo di forte difficoltà, un dono che abbia una valenza simbolica di seimila euro è un insulto per le tante persone, lavoratori, disoccupati, donne e uomini che vedono le loro condizioni di disagio aggravate”. In un altro punto si legge: “È una cifra che non ha niente a che vedere con l’immensa felicità della comunità, ma è una cifra che può essere spesa in altro modo, come Lei stesso avrà modo sicuramente di dire”.

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