Natale al tempo del Covid: dopo il rito della tombola quello della lettura delle Faq

Mezza Italia è in attesa di leggere le risposte alle Faq (domande frequenti) promesse da Palazzo Chigi per dirimere e sciogliere i dubbi lasciati senza risposta dopo la pubblicazione del Dpcm.

Natale Faq
Fonte: Pixabay

Come accade ad ogni Dpcm atteso da milioni di italiani, anche per quello firmato ieri sono molti i dubbi interpretativi e gli interrogativi che il provvedimento lascia a molti italiani.

Palazzo Chigi ha così promesso prima di Natale la pubblicazione delle Faq, acronimo per Frequently Asked Questions, ovvero della risposta a dubbi o interrogativi frequenti.

Innanzitutto, il punto interrogativo che sarà rimasto nella testa degli italiani alla lettura del Dpcm è:”Ma alla fine quante persone possono sedersi a tavola?”.

Sì perchè il Dpcm ha emesso una raccomandazione spiegando che “con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”, ma ha lasciato senza definizione la quantificazione di queste persone.

E il quanto non è una cosa di poco conto, soprattutto in questo periodo festivo.

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Dpcm Natale, attese le Faq per situazioni particolari sugli spostamenti

Natale
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Di sicuro alcune Faq sono attese circa lo spinoso argomento degli spostamenti tra Regioni e Comuni. Qualche caso particolare potrebbe essere delineato e reso più chiaro come quello degli anziani solo o del ricongiungimento di compagni con cui si convive abitualmente.

Resta, comunque, in vigore quanto scritto nel decreto ovvero che “dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, e nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato altresì ogni spostamento tra comuni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case”. Il resto è tutta una questione di Faq.

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