Era da molto tempo che si attendeva un aumento dello stipendio per i lavoratori della Pubblica Amministrazione. Ecco, chi ne beneficerà.
Il 2021 sarà un anno molto fruttuoso per chi presta servizio in campo scolastico, infatti, proprio per questa categoria della pubblica amministrazione è previsto l’aumento di stipendio fino a 160 euro.
Secondo i dati a beneficiare di questo aumento di stipendio saranno più di 850.000 insegnanti.
L’aumento della retribuzione è calcolata in relazione all’anzianità di servizio e al grado di scuola in cui insegnano.
Ma quanto prenderà in più effettivamente un insegnante?
L’ importo lordo spettante in media si attesta attorno ai 93 euro, perché il minimo incremento sarà pari a 80 euro circa e quello massimo a 110 euro, quindi, in linea di massima al netto dalla tassazione il docente percepirà un aumento di circa 60 euro cui si aggiungeranno 100 euro di taglio all’IRPEF.
Sommando il vantaggio derivante dal taglio del cuneo e quello relativo all’aumento contrattuale i docenti percepiranno 160 euro in più sulla busta paga.
Tuttavia i docenti che vantano un’anzianità di servizio di almeno 35 anni non godranno dell’agevolazione fiscale e riceveranno soltanto 60 euro, perché il calcolo del taglio cuneo si effettua non già in riferimento allo stipendio, ma all’IRPEF.
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Stipendio: i Paesi d’Europa dove si guadagna di più
Il Paese dove i lavoratori vengono retribuiti meglio, sebbene il costo della vita sia più alto, è la Danimarca. Un lavoratore danese guadagna in media 25,5 euro lordi all’ora.
Seconda in classifica l’Irlanda, con 20,16 euro lordi all’ora, seguita da Svezia, Lussemburgo, Belgio e Finlandia.
E l’ Italia?
Che le retribuzioni italiane non fossero ai primi posti d’Europa lo sapevamo ma, purtroppo, l’Italia si trova sotto la media europea.
Un lavoratore italiano guadagna infatti soltanto 12,49 euro all’ora, contro la media europea di 13,14 euro.
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