L’Antitrust ha chiuso l’istruttoria, avviata in seguito alla segnalazione dell’Unione Nazionale Consumatori, sulla venduta sulla piattaforma eBay di prodotti sanitari e parasanitari anti Covid e anche con casi di un aumento speculativo del prezzo di vendita.
Alcuni mesi fa, su impulso dell’Unione Nazionale Consumatori, l’Antitrust aveva avviato una istruttoria sulla piattaforma eBay relativa alla commercializzazione di prodotti igienizzanti/disinfettanti per le mani, di mascherine di protezione delle vie respiratorie e di altri prodotti igienico-sanitari in occasione dell’emergenza sanitaria derivante dal Covid-19.
L’istruttoria si sarebbe focalizzata sia sulla presenza di claim “relativi all’asserita efficacia dei singoli prodotti in termini di protezione e/o di contrasto nei confronti del suddetto virus COVID 19 ” sia “sull’ingiustificato sia il consistente aumento dei prezzi fatto registrare per la vendita di questi prodotti”. L’Antitrust ha comunicato all’Unione Nazionale Consumatori la chiusura del procedimento che ha visto eBay accettare di mettere in campo precisi impegni.
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Vendita prodotti anti-Covid, Antitrust su eBay:”Responsabile di ciò che viene venduto sulla piattaforma”
Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Vincenzo Dona, ha specificato che l’Antitrust ha evidenziato come eBay, in quanto titolare della piattaforma, è responsabile delle vendite effettuate ed è perciò tenuta “ad adottare misure volte ad evitare fenomeni di speculazione. Inoltre, deve impedire e prevenire l’utilizzazione di claim e diciture che inducono i consumatori in errore rispetto alla caratteristiche del prodotto e che vengono presentati come indicati per limitare la diffusione del Coronavirus”.
Nessuna multa comminata dall’Antitrust perchè, dopo la segnalazione e l’avvio dell’istruttoria dell’Antitrust, la piattaforma ha rimosso tra 300mila e 400mila inserzioni. Solo impegni, quindi, e nello specifico quelle più importanti riguardano:
-un sistema di filtraggio sempre attivo per bloccare eventuali inserzioni con un uso improprio di parole e tematiche legate al Covid-19;
-adottare una procedura particolare, chiamata price gouging, per rimuovere inserzioni di prodotti connessi al Covid-19 e che hanno un aumento anomalo del prezzo medio rispetto al prezzo medio del mese precedente:
-creazione di una white list dei venditori autorizzati a inserire offerte per prodotti come mascherine e gel igienizzanti.
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