Assegno di divorzio e TFR: quando devono essere corrisposti? Facciamo chiarezza

Quando vi è un divorzio può essere previsto l’erogazione di un assegno di divorzile nei confronti dell’ex coniuge. Ma il TFR percepito dopo il divorzio spetta anche all’ex coniuge?

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Il divorzio produce effetti quando viene pubblicata la sentenza di divorzio, con la quale si sciolgono gli effetti civili del matrimonio.

Detta sentenza potrerbbe prevedere per l’ex coniuge privo di mezzi adeguati il diritto a percepire dall’altro una somma di denaro periodica per il proprio sostentamento. Si tratta dell’assegno divorzile, una misura assistenziale che, su accordo delle parti, potrebbe anche essere versata una tantum, cioè in un’unica soluzione.

Per percepire l’assegno divorzile è necessario che:

  • l’ ex coniuge sia privo di mezzi adeguati e non è in grado di provvedere al proprio sostentamento;
  • che non venga attribuita la colpa per la fine del matrimonio all’ex coniuge;
  • l’ex coniuge non deve iniziare una convivenza con un’altra persona.

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Spetta all’ ex coniuge il TFR percepito dopo il divorzio?

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La legge stabilisce che il coniuge nei cui confronti sia pronunciata la sentenza di divorzio, ha il diritto di ottenere una parte del Tfr del coniuge, nella misura del 40% dell’indennità totale in riferimento agli anni in cui il rapporto di lavoro è coinciso con il matrimonio. Tale diritto, inoltre, è riconosciuto anche nel caso in cui l’indennità in questione matura dopo la sentenza di divorzio.

Questo diritto scatta esclusivamente in presenza di due requisiti:

  • che l’ex coniuge sia titolare dell’assegno di divorzio;
  • non abbia contratto nuove nozze.

La quota del Tfr spetta all’ex coniuge per il contributo economico e personale che ciascuno ha dato, durante gli anni del matrimonio, alla formazione del patrimonio personale dell’altro.

Se il TFR matura prima della sentenza di divorzio il diritto alla quota viene dichiarato dalla sentenza.

Se il TFR matura dopo la pronuncia della sentenza di divorzio il coniuge interessato dovrà presentare apposita domanda in tribunale affinché la sua parte del Tfr sia accertata e riconosciuta.

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