Nel mondo del lavoro moderno le aziende, dalle multinazionali fino alle piccole e medie Imprese, hanno a disposizione nuovi strumenti per incentivare la produttività e massimizzare le performance.
Uno dei principali prende il nome di stipendio variabile e consiste in uno schema retributivo che affianca la tradizionale paga fissa inserendo una componente variabile, legata al raggiungimento di specifici risultati o obiettivi, come ad esempio il premio di produzione.
Si tratta quindi di uno stipendio che cambia in funzione delle prestazioni (del lavoratore o dell’Azienda) e rappresenta un’entrata aggiuntiva rispetto alla retribuzione standard. In questo articolo analizziamo più da vicino lo stipendio variabile, con focus sui principali strumenti, i vantaggi e la tassazione del premio produzione.
Come funziona lo stipendio variabile
Lo stipendio variabile può assumere principalmente due forme: può infatti essere regolato da contratti collettivi o aziendali, con premi sui risultati legati a incrementi di produttività, qualità o efficienza, oppure da accordi individuali, che stabiliscono bonus al raggiungimento di specifici KPI o target personali.
Può inoltre concretizzarsi in molteplici formule. Ai dipendenti vengono generalmente proposti bonus annuali o trimestrali, legati al raggiungimento di obiettivi di vendita o a risultati complessivi dell’azienda. Per le figure manageriali e i ruoli di maggiore responsabilità si ricorre invece agli MBO (Management by Objectives), sistemi di gestione per obiettivi con target ben definiti da centrare entro un certo periodo.
Molto utili anche le stock option, che permettono ai dipendenti di acquistare quote dell’azienda a condizioni vantaggiose, mentre nelle reti commerciali è più diffuso il ricorso alle provvigioni per venditori e agenti, calcolate in percentuale sul fatturato o sul numero di contratti conclusi.
La forma più classica e diffusa di stipendio variabile, che gode anche di interessanti agevolazioni fiscali, resta però il premio di produzione.
Che cos’è e come funzione il premio di produzione
Il premio di produzione è il modello di retribuzione variabile forse più diffuso in Italia: consiste in una somma aggiuntiva rispetto allo stipendio base, che un’azienda riconosce quando vengono raggiunti determinati risultati in termini di produttività, fatturato o miglioramento dei processi. Si tratta di uno strumento estremamente vantaggioso. Per i lavoratori, rappresenta un modo concreto di incrementare il proprio reddito in modo immediato e beneficiando di una tassazione agevolata: un’imposta sostitutiva del 5% (a condizione che il reddito lordo del lavoratore non superi gli 80.000 euro annui e che l’importo massimo dei premi non ecceda i 3.000 euro).
Per le aziende è invece una formula che consente di motivare il personale e migliorare la produttività complessiva, senza aumentare il costo fisso del lavoro. Inoltre, Il premio di produzione può essere convertito in servizi di welfare aziendale (se previsto dalla contrattazione collettiva), eliminando ogni tassa e contributo per il lavoratore e prevedendo deducibile dal reddito d’impresa per l’Azienda.
I vantaggi dello stipendio variabile
Molte aziende, di ogni settore e dimensione, stanno introducendo schemi premiali per tutti i livelli aziendali, consapevoli che un sistema ben progettato possa portare benefici reciproci.
Per le imprese, adottare un sistema con stipendio variabile per i propri dipendenti significa prima di tutto incentivare l’impegno e la produttività, creando un allineamento tra gli interessi del lavoratore e quelli dell’impresa, che diventa fondamentale per aumentare le performance e raggiungere risultati sempre più grandi. Inoltre, la retribuzione aggiuntiva rappresenta uno strumento efficace per fidelizzare le figure professionali chiave e indispensabili, ridurre il turnover in tutti i reparti e rendere l’azienda attrattiva anche per i giovani e i nuovi talenti.
Infine, uno schema variabile consente anche di avere una maggiore flessibilità nei costi del lavoro: l’esborso aggiuntivo si concretizza infatti solo al raggiungimento di determinati risultati, che permettono all’Azienda di crescere e guadagnare di più. In caso contrario, non si deve andare incontro a nessuna uscita extra.
Anche i lavoratori possono trarre importanti benefici da queste forme di retribuzione variabile. Hanno infatti l’opportunità di incrementare il proprio reddito oltre lo stipendio base, possono godere di agevolazioni fiscali e, tramite i premi ai propri sforzi e al proprio impegno, si sentono più valorizzati e coinvolti nella vita della realtà per cui si lavora.
Si tratta quindi di un sistema win-win che è entrato a tutti gli effetti a fare parte delle moderne strategie di gestione delle risorse umane in quasi ogni contesto business e aziendale.