Aumenta ancora la rata del mutuo, colpa della Bce: ecco di quanto

Brutti tempi per chi ha un mutuo: aumentano ancora le rate per volere della Banca Centrale Europea. Vediamo di quanto.

Pochi giorni fa la Banca Centrale europea ha aumentato di un ulteriore 0,25 % i tassi di interesse. L’inevitabile conseguenza sono nuovi rialzi sulle rate dei mutui. Vediamo insieme di quanto aumenteranno.

Mutuo, nuovi aumenti
Nuovi aumenti sui mutui – Contocorrenteonline.it

 

Sicuramente questo non è il periodo migliore per acquistare casa. Non solo i prezzi degli immobili sono saliti alle stelle arrivando anche a sfiorare i 10.000 euro al metro quadro, ma anche l’importo delle rate sta salendo in modo vertiginoso per via dei tassi di interesse che continuano ad aumentare per volere della Banca centrale europea, la quale tenta in questo modo di contrastare l’inflazione.

Proprio qualche giorno fa un nuovo aumento dello 0,25% ha fatto salire i tassi di interesse al 4,25%: un valore così alto non si vedeva dal 2008. L’inevitabile conseguenza sono rate dei mutui sempre più alte e sempre più ingestibili.

Rate del mutuo: ecco di quanto aumentano

Nel 2023 ottenere un mutuo è parecchio complicato in quanto le banche chiedono stipendi sempre più alti e garanzie che ben pochi riescono a fornire. Ma anche riuscendo ad ottenere un finanziamento è bene sapere che da qui al prossimo anno si dovrà fare i conti con rate sempre più ingestibili.

Rate del mutuo più alte
Ecco di quanto sono aumentate le rate dei mutui – Contocorrenteonline.it

Secondo i calcoli degli economisti, chi ha acceso un mutuo di 126.000 euro per 25 anni, a gennaio 2022 pagava una rata mensile di 456 euro mentre oggi la rata è arrivata a 742 euro: 286 euro in più pari ad un incremento del 63%. E questa non è nemmeno la situazione peggiore. Chi, sempre a gennaio 2022, ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile di 200.000 euro per 30 anni, lo scorso anno pagava una rata mensile di 710, mentre oggi, tenendo conto anche dell’ultimo rialzo,  la rata è arrivata a 1.115 euro.

Chi ha acceso il mutuo a tasso  variabile tre anni fa, è passato da una rata di 646 euro al mese a una di 1050. Coloro che hanno avuto il finanziamento cinque anni fa sono passati da pagare 659 euro a doverne sborsare 1.047 tutti i mesi. Quasi il doppio. È evidente che molti nuclei familiari sono e saranno sempre più in difficoltà a causa di questi rialzi che non sono ancora giunti al capolinea. Secondo le stime, la Banca Centrale europea potrebbe continuare ad aumentare i tassi di interesse almeno fino a settembre 2024.

Cosa si può fare per non vedersi pignorare la casa? Il Governo è al lavoro per trovare una soluzione ma le banche sono istituti privati e non si può fare un Decreto per imporre di abbassare le rate. La soluzione più immediata e più semplice è la rinegoziazione: contrattare con la propria banca nuove condizioni. Si tratta di una procedura assolutamente gratuita che non necessita neppure della presenza di un notaio. In alternativa si può optare per la surroga: spostare il proprio mutuo residuo presso un altro istituto di credito che offra condizioni più vantaggiose.

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