Contributi previdenziali: sei proprio sicuro che il datore stia effettuando i versamenti?

Se hai dei dubbi sul versamento di contributi previdenziali, ecco la guida completa per verificare qual è la propria situazione contributiva.

I lavoratori che desidera controllare che il proprio datore di lavoro stia effettuando regolarmente versamenti contributivi nelle casse dell’INPS, ha la possibilità di farlo in maniera comoda e veloce. Sebbene un rapporto di lavoro debba sempre basarsi sulla fiducia può capitare, per svariate ragioni, che il lavoratore sospetti che il datore di lavoro non sia rispettando gli accordi e l’adempiendo dei propri obblighi. Ma per fortuna c’è la possibilità di controllare, senza che il datore lo scopra.

Contributi previdenziali: come avere l'estratto
contributi previdenziali – contocorrente.it

Nell’ambito di un rapporto di lavoro dipendente, i versamenti contributivi sono obbligatori e a carico del datore di lavoro. Nella paga lorda c’è una quota di contributi previdenziali. Di questi: una parte è a carico del datore di lavoro e una parte è a carico del lavoratore.

Tuttavia, il versamento deve essere effettuato dal datore di lavoro in quanto sostituto di imposta e il responsabile dell’adempimento. Il datore di lavoro oltre ad occuparsi del versamento contributivo deve anche provvedere a versare le imposte e il premio assicurativo INAIL per gli infortuni sul lavoro.

Il lavoratore ha la possibilità di verificare versamenti contributivi effettuati dal datore di lavoro, in maniera semplice e veloce, senza che il datore lo scopra.

Contributi previdenziali: come controllare versamenti nelle casse dell’INPS

Il versamento contributivo è un adempimento obbligatorio che spetta al datore di lavoro nell’ambito di un rapporto subordinato. Se, invece, ci troviamo di fronte ad un lavoratore autonomo, il discorso cambia. In tal caso, infatti, sarai il lavoratore a doversi far carico del versamento dei contributi e delle imposte.

Come controllare i contributi previdenziali
contributi previdenziali – conto corrente

Generalmente, il versamento dei contributi INPS da parte del datore di lavoro deve avvenire entro il giorno 16 del mese successivo al periodo di paga. Il versamento avviene tramite modello F24, mentre il calcolo avviene in base alla retribuzione corrispondenti ad ogni singolo dipendente.

Purtroppo, può accadere che per ragioni di difficoltà economica il datore di lavoro non adempia il proprio obbligo, senza che il lavoratore se ne accorga. Per scoprire se il datore di lavoro sta versando la giusta quota di contributi e se sta effettuando in maniera regolare i versamenti, basta accedere al sito dell’INPS. Servono le credenziali digitali.

Qui il lavoratore avrà la possibilità di richiedere l’estratto contributivo, che contiene tutti i versamenti contributivi e previdenziali effettuati dal 2005 fino alla data attuale.

In ogni caso, il lavoratore ha la possibilità di selezionare il periodo di riferimento interessato o la tipologia di contributi per i quali intende effettuare la verifica. Nel caso in cui durante il controllo il lavoratore si dovesse accorgere del mancato versamento dei contributi previdenziali, egli ha la possibilità di segnalare la situazione direttamente all’INPS. Poi, l’istituto si rivolgerà al datore di lavoro coinvolgendo anche l’Agenzia delle Entrate.

In alternativa, è possibile coinvolgere direttamente l’ispettorato del lavoro.

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