Nuovo reddito di cittadinanza, occhio alle novità sull’affitto: importanti cambiamenti in vista

Occhio alle novità inerenti il reddito di cittadinanza e le modalità di pagamento del canone di affitto. Importanti cambiamenti in vista.

Importanti cambiamenti in vista per quanto riguarda il nuovo reddito di cittadinanza, soprattutto per coloro che pagano l’affitto. Ma cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Gli ultimi anni sono risultati alquanto difficili per tutti quanti per via di una serie di fattori che continuano ad avere delle ripercussioni negative sulle nostre vite sia per quanto riguarda l’aspetto economico che sociale. L’aumento dei prezzi riduce il potere di acquisto e per questo motivo riuscire a fronteggiare le varie spese risulta, per un numero crescente di famiglie, sempre più complicato.

Proprio in tale ambito, pertanto, a rivestire una particolare importanza sono i vari sussidi messi a disposizione del governo, come ad esempio il reddito di cittadinanza. Proprio quest’ultimo si appresta a dire a breve addio. Al suo posto un nuovo sussidio pronto a portare con sé importanti cambiamenti, soprattutto per coloro che pagano l’affitto. Ma cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Nuovo reddito di cittadinanza, occhio alle novità sull’affitto: cosa c’è da aspettarsi

Il destino del reddito di cittadinanza è già segnato. A breve, infatti, verrà rimpiazzato da delle nuove misure, ovvero il Supporto per la formazione e il lavoro e l’assegno di inclusione. Soffermandosi su quest’ultimo, farà il suo debutto a partire da gennaio 2024, per un importo pari a 500 euro al mese. Rivolto alle famiglie che presentano al loro interno un disabile, un minore o una persona con un’età superiore a 60 anni, interesserà sapere che i beneficiari dell’assegno di inclusione avranno diritto ad una quota volta a coprire le spese per l’affitto. Proprio su quest’ultimo punto si inserisce un emendamento che potrebbe portare con sé importanti novità. Come si legge dal sito del Senato della Repubblica, infatti, è stato avanzato un emendamento in base al quale:

“Dopo il comma 1, inserire il seguente: “1-bis. La componente relativa all’integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione concessa in locazione di cui al comma precedente, è erogata direttamente al locatore dell’immobile risultante dal contratto di locazione. A tal fine, il beneficiario comunica all’ente erogatore i dati del locatore. Il pagamento della componente di cui al comma 1, secondo periodo, è imputato dal locatore al pagamento parziale o totale del canone. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono individuate le modalità di attuazione del presente comma”.

L’intento, quindi, sarebbe quello di destinare direttamente al locatore la quota per l’affitto. Al momento, è bene sottolineare, si tratta solo di una proposta. Bisogna quindi attendere che tale emendamento venga o meno approvato per sapere se tale novità entrerà effettivamente in vigore.

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