Continuano gli “attacchi” in difesa dell’ambiente: a Roma le multe sono decise

Quello che succede in questi giorni rappresenta più che mai qualcosa di inaspettato, qualcosa che forse nemmeno si sa bene come fermare.

I frequenti “attacchi”, se cosi possiamo definirli, ad opera degli ambientalisti di “Ultima Generazione”, contro opere d’arte, fontane e luoghi di interesse chiaramente pubblico mettono a dura prova la risposta delle stesse istituzioni. La trama è più che mai chiara. Proteste in favore della cura dell’ambiente e del rispetto per il pianeta. Fontane colorate, muri imbrattati e chi più ne ha più ne metta. L’ultimo caso, quello riguardante “l’oscuramento”, in un certo senso, di Fontana di Trevi a Roma, ha fatto molto discutere.

Multe fontane imbrattate
Roma Fontana di Trevi nera – contocorrenteonline

Il nostro paese vive sempre di più in questa fase l’ascesa di atti dimostrativi in difesa dell’ambiente e chiaramente del pianeta. In molti casi, anzi, nella quasi totalità di essi, tali dimostrazioni finiscono per essere intesi in tutt’altro modo, atti vandalici insomma. In un certo senso non si avrebbe torto a definire tali, specifiche operazioni, soprattutto se viste, per cosi dire, alla lontana, senza andare a comprendere realmente le motivazioni e la pratica stessa che da vita al tutto.

Negli ultimi giorni abbiamo visto quello che è successo per esempio a Firenze, con la corsa del primo cittadino Nardella per raggiungere uno di questi “dimostranti”, alle prese con la solita operazione di protesta. Pensiamo poi a quanto accaduto a più riprese a Roma, per esempio. La “barcaccia” colorata di nero, l’atto dimostrativo all’ingresso del Senato e quant’altro.

A colpire più di tutti gli altri gesti, negli ultimi giorni però è stato “l’intervento” di “Ultima Generazione” nel contesto esteticamente impeccabile di Fontana di Trevi. La solita dimostrazione insomma, con tanto di striscioni e colorazione delle acque della fontana tanto cara, tra gli altri, agli amanti del cinema, di nero.

A quel punto è scattato l’intervento delle forze dell’ordine con tanto di ovazione, è successo praticamente questo, da parte della folla di turisti e cittadini presenti nei pressi della fontana in quel preciso momento. Cosa succede in questi casi? Si domanda l’opinione pubblica. In che modo si combatta tale deriva, se di deriva, effettivamente si tratta.

Continuano gli “attacchi” in difesa dell’ambiente: la posizione del primo cittadino romano

“Non dovrebbero esserci danni permanenti, la vernice nera – ha spiegato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri – non si è depositata sul marmo, quindi dovrebbe essere possibile rimuoverla senza danni permanenti. Il rischio è quando va sul marmo che è poroso. Un’assurda aggressione al patrimonio artistico. Invito gli attivisti a misurarsi su un terreno di confronto senza mettere a rischio i monumenti”. La città capitolina, inoltre, in seguito ad un regolamento approvato ai tempi dell’amministrazione Raggi punisce chi si rende protagonista di atti vandalici con multe che possono arrivare a 400 euro ed anche di più in alcuni casi. La “punizione”, in ogni caso, quindi, ci sarebbe davvero.

Il tutto nasce dall’esigenza di regolamentare eventuali situazioni di disagio, cosi come avvenuto, per l’appunto anche nel corso degli anni passati. Il Comune, insomma è fermo, chi sbaglia, deve assolutamente pagare, al di la di tutto.

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