Affittare casa senza busta paga non è impossibile: ecco quali garanzie servono

Affittare casa senza busta paga non è un’impresa impossibile. Tuttavia, l’inquilino deve portare altre garanzie, diverse dallo stipendio.

Generalmente quando si affitta casa è necessario presentare le ultime buste paga al locatore. In questo modo, il padrone di casa, che stipula il contratto di affitto, verifica la reale disponibilità economica dell’inquilino a pagare il canone di affitto. In sostanza, la richiesta delle buste paga rappresenta una garanzia con la quale il proprietario di casa tutela la propria posizione.

Affittare casa senza busta paga: ecco come si fa
Casa in affitto senza busta paga – contocorrente.it

Molte persone credono che non sia possibile affittare casa senza busta paga ma, in realtà, la disciplina per permettere al proprietario di casa di chiedere ulteriori garanzie, diverse dallo stipendio. Anche in questo caso lo scopo resta invariato: verificare la disponibilità economica dell’inquilino, in modo tale da avere la garanzia che questo sia realmente in grado di pagare i canoni di locazione.

Secondo quanto stabilito dalla legge italiana, la busta paga non è assolutamente un requisito obbligatorio per gli affittuari, anche se i padroni di casa hanno la possibilità di chiederla come forma di garanzia.

Scopriamo quali sono gli altri strumenti di garanzia che è possibile presentare al padrone di casa per rassicurarlo sulla propria capacità economica.

Affittare casa senza busta paga: ecco come si fa

Quando una persona intende prendere in affitto una casa, ma non ha un reddito fisso da poter dimostrare tramite buste paga, ha la possibilità di presentare un altro tipo di garanzia. Questa situazione può verificarsi, ad esempio, quando il lavoratore non ha un contratto subordinato, ma è autonomo.

Affittare casa senza busta paga: ecco come si fa
Affittare casa senza busta paga – contocorrente.it

Ad ogni modo, in assenza di busta paga, è possibile far firmare una terza persona che acquisisce il ruolo del garante detto anche co-firmatario. In sostanza, il padrone di casa ha la possibilità di rifarsi sulla terza persona, che ha messo la firma come garante, in caso di inadempimento dell’inquilino.

In alternativa, è possibile proporre un’attestazione da parte della banca: la figura di garante è svolta dall’istituto di credito. La banca garantisce al padrone di casa che il proprio cliente è in grado di affrontare la spesa dell’affitto.

Un altro modo per garantire al proprietario di casa di essere in possesso delle possibilità economiche per rispettare il pagamento dell’affitto è presentare l’ultima dichiarazione dei redditi. Così facendo anche se il lavoratore che non è in possesso di una busta paga potrà comunque fornire garanzie sulla propria affidabilità come pagatore.

Infine, è possibile anche stipulare una polizza assicurativa finalizzata ad offrire garanzie al padrone di casa, in caso di morosità dell’inquilino. Questa scelta è onerosa per l’inquilino, che dovrebbe così farsi carico sia del canone d’affitto che nel premio assicurativo.

Impostazioni privacy