Comportamento inaccettabile, che cos’è il catcalling e quando è reato nel nostro Paese? Ecco le ultime disposizioni in merito.
Sempre più spesso si sente parlare di catcalling. Ovvero un comportamento molesto e inaccettabile che colpisce in particolar modo le donne. Ma in cosa consiste e soprattutto quando viene considerato reato in Italia? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
“Il mondo è bello perché è vario“, recita un vecchio proverbio. Eppure vi sono alcuni comportamenti e valori che dovrebbero essere universalmente condivisi come il rispetto. Un termine quest’ultimo che può spaziare negli ambiti più disparati, a partire da quello privato fino ad arrivare al lavoro e al tempo libero.
Ovunque ci troviamo, infatti, è fondamentale rispettare gli altri ed essere rispettati. Un concetto che non tutti, però, riescono ad applicare. Ne è un chiaro esempio il catcalling, ovvero un comportamento molesto e inaccettabile che colpisce in particolar modo le donne. Ma in cosa consiste e soprattutto quando viene considerato reato in Italia? Ecco cosa c’è da sapere.
Catcalling, cos’è e quando è reato in Italia: tutto quello che c’è da sapere
Negli ultimi anni si è fatto sempre più largo il termine catcalling. Ma cosa significa? Ebbene, con tale termine si fa riferimento alle molestie verbali in strada da parte di soggetti terzi, spesso accompagnate da gesti poco consoni e soprattutto sgradevoli. Un fenomeno che colpisce in particolar modo le donne, spesso alle prese con fischi e schiamazzi da parte di uomini mentre ad esempio stanno facendo una passeggiata.
Ebbene, ad oggi bisogna sapere che non vi è una legge ad hoc che disciplina il catcalling in Italia. Si tratta, però, di un comportamento irrispettoso che secondo alcuni potrebbe essere accostato al reato di Molestia e disturbo alle persone. Quest’ultimo, è bene ricordare, è disciplinato dall’articolo 660 del codice penale che prevede l’arresto fino a sei mesi o una sanzione fino a 516 euro.
A fare da apripista sulla questione catcalling, portando a realizzare una legge ad hoc, potrebbe essere una recente sentenza. Entrando nei dettagli, così come riportato dall’Ansa:
“Sono stati condannati a un mese di carcere, con pena sospesa e non menzione, tre giovani imputati in uno dei primi processi celebrati in Italia per catcalling, ossia molestie verbali rivolte per strada o in un luogo pubblico. A deciderlo è stato il giudice monocratico milanese Luigi Fuda che ha ritenuto colpevoli i tre uomini che ai tempi della vicenda erano militari dell’esercito (uno ha poi lasciato) in servizio a Milano”.
Stando alla ricostruzione dei fatti, nel 2021 i tre ragazzi avrebbero preso di mira una ragazza di 19 anni con insulti ripetuti ed espressioni pesanti. La difesa, comunque, ha annunciato il ricorso e bisogna quindi attendere per vedere se vi saranno o meno ulteriori risvolti.