Rimborsi Agenzia delle Entrate, la mail fa tremare gli italiani: “Non rispondete”

I subdoli giochi del web nella maggior parte dei casi portano a situazioni del tutto surreali. L’epilogo, spesso rischia di essere drammatico.

Quante volte ci è capitato di leggere nella nostra casella mail, e non solo, di contenuti particolarmente promettenti, per cosi dire, per poi scoprire che alla fine non si trattava altro del subdolo tentativo di raggiro ormai più che mai protagonista assoluto della rete.

Truffa mail
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In certi casi, dunque, prevale in maniera quasi naturale la curiosità di chi legge e spesso addirittura ci si lascia ingannare dagli annunci benauguranti, per cosi dire, che tali contenuti nella maggior parte dei casi veicolano. L’esperienza di qualsiasi utente del web è segnata da tali episodi.

Nella maggior parte delle situazioni si promette un regalo, un premio, uno smartphone ultimo modello, un pc, un tablet o magari un buono sconto da esibire presso store di ogni tipo. L’immancabile link a fare da accompagnatore dello stesso contenuto e la richiesta di condividere informazioni personali e chiaramente bancarie. Il gioco, è tutto li.

In altri casi, poi, i tentativi dei malintenzionati di turno si spostano in altre direzioni. Non più la promessa del vantaggio da ottenere ma la minaccia del rischio che si sta correndo se non si provvede subito ad aggiornare il proprio profilo bancario, postale o magari di enti statali e quant’altro.

Il caso ultimo, segnalato a raffica dagli utenti presso la Polizia Postale, riguarda una presunta comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, in merito ad un fantomatico rimborso da riscuotere. La tecnica resta la stessa. Richiesta di informazioni e rischio di ritrovarsi con il conto corrente svuotato.

Rimborsi Agenzia delle Entrate, la mail fa tremare gli italiani: i consigli dell’ente.

In merito a tale spiacevole fenomeno la stessa Agenzia delle Entrate ha fornito attraverso il proprio sito web una serie di consigli per gli stessi utenti. Di seguito, riportiamo, alcuni punti più che mai rilevanti di tali indicazioni:

“Per difendersi da questo tipo di attacchi occorre tenere sempre presente che lo strumento più efficace è l’uso consapevole degli strumenti informatici. Certo, gli antivirus moderni offrono ormai un buon livello di protezione, almeno dall’esecuzione di software malevoli, ma per ridurre al minimo i rischi di incappare in una di queste trappole è fondamentale adottare una serie di accorgimenti nell’uso della posta e di internet”.

“Come si capisce se una mail è sospetta? Intanto, cominciando col chiedersi se il messaggio proviene da un mittente noto, poi verificando se è scritto in italiano corretto. Ancora: è rivolto personalmente a noi? È ben “costruito”, cioè i caratteri usati sono coerenti o sembra un copia e incolla raffazzonato? Il discorso “fila” liscio e ha senso compiuto? Anche una sola di queste mancanze è sufficiente a considerare prudentemente il messaggio come pericoloso”.

La prevenzione, insomma, sempre e comunque al primo posto in certi casi. Il rischio truffa è più che mai presente nel nostro quotidiano e questo indicato in precedenza non è certo l’unico caso che coinvolge indirettamente la stessa Agenzia delle Entrate. Massima allerta, dunque, sempre.

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