Android, per proteggere i tuoi dati sensibili c’è un’opzione che nessuno conosce

Esistono alcune opzioni, attivabili sugli smartphone di ultima generazione, che consentono di poter godere di un livello ulteriore di protezione sui dati sensibili contenuti nelle nostre app. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. 

Il progresso tecnologico degli ultimi anni è avanzato a un ritmo così vertiginoso, che non è sbagliato affermare che ormai una buona parte della nostra vita, lavorativa e sociale, dipende dagli smartphone che utilizziamo, e dai dati sensibili contenuti al suo interno. 

android app
Adobe Stock

Per questo sempre più persone, anche per l’aumento continuo delle frodi informatiche che si registrano di anno in anno, adotta sempre più misure di sicurezza all’interno dei propri dispositivi elettronici. In particolar modo, ormai ci sono tantissime applicazioni sul nostro cellulare, di cui non possiamo fare a meno, ma che al contempo contengono dei dati sensibili che non vanno in alcun modo condivisi. 

Come aggiungere un ulteriore livello di sicurezza sulle app del nostro Android

È un po’ il caso delle applicazioni bancarie che utilizziamo per pagare, o di quelle che ci permettono di interagire e saldare anche il nostro conto con la Pubblica Amministrazione. Al momento, l’opzione di sicurezza consigliata, per chi vuole andare oltre la protezione offerta dal blocco dello smartphone (che si attiva ogni tot di tempo che il cellulare rimane inutilizzato) è quella del riconoscimento biometrico.

Questa pratica, a cui si può unire un ulteriore riconoscimento, al momento dell’apertura dell’applicazione, in ci viene richiesto di digitare un Pin o una password, è forse l’unica che può realmente proteggere il nostro smartphone dai criminali informatici.

Non tutti i dispositivi Android però sono abilitati, a cosa fare attenzione

È importante però precisare che purtroppo non tutti i dispositivi Android consentono ancora di attivare questa opzione, che sarà invece applicata a tutti i dispositivi nei prossimi anni. Si tratta però di una funzione già presente su tantissimi dispositivi di ultima generazione. In generale, per attivarla, su quasi tutti gli Android, occorre in primo luogo recarsi nella sezione “impostazioni”. 

Da lì, a seconda del modello che si utilizza, bisognerà trovare la sezione relativa ai dati biometrici e alla sicurezza del dispositivo. Gli android abilitati, dovranno a quel punto far accedere l’utente ad una sua area personale, in cui potrà inserire questo blocco, scegliendo se includere soltanto una nuova autenticazione con password, al momento dell’apertura dell’applicazione, oppure richiedere anche il controllo biometrico.

I dispositivi Samsung, per fare un esempio, contengono al loro interno una cartella speciale, che consente agli utenti di poter archiviare in modo sicuro e protetto tutti i loro file, inserendo autenticazione biometrica e con password. 

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