Recuperare credito da un nullatenente, ecco cosa dice la legge: si rimane a bocca aperta

Oggi scopriamo se è possibile recuperare credito da un nullatenente. La risposta lascia tutti senza parole.

In base a quanto stabilito dall’ordinamento giuridico italiano può essere definito nullatenente colui che non ha alcun tipo di proprietà, non ha un patrimonio o uno stipendio. Solo in presenza di queste condizioni in soggetto può essere considerato nullatenente.

Uomo disperato per i debiti
Conto corrente – Recuperare credito da un nullatenente

Rientrano nella categoria di nullatenenti anche i pensionati che percepiscono un importo inferiore ai 700 euro al mese. In questo caso, il pensionato percepisce un importo mensile equivalente alla pensione sociale per 1,5.

In presenza di questa situazione economica, la legge prevede una specifica tutela che impedisce qualsiasi forma di pignoramento ai danni del pensionato.

Quando ci si trova in presenza di una persona nullatenente, recuperare un credito diventa estremamente difficile, se non impossibile.

Scopriamo se ci sono delle strategie da attuare per riuscire a recuperare il credito da un nullatenente.

Recuperare credito da un nullatenente: ci sono brutte notizie

Ora che sappiamo chi sono i soggetti definiti in nullatenenti, passiamo a scoprire se è possibile recuperare credito da costoro.

Sebbene la categoria dei nullatenenti non è definita in maniera giuridica, per essa valgono le stesse regole applicate per i redditi e i beni che non sono pignorabili.

A tale proposito è opportuno specificare che l’ordinamento giuridico italiano ha individuato le categorie di beni e redditi che non possono essere sottoposti a pignoramento. Ci stiamo riferendo a:

  • I mobili inserito nel fondo patrimoniale;
  • Prima e unica casa, ma solo se il creditore l’Agenzia delle Entrate riscossione;
  • Sezione o stipendio oltre un quinto;
  • Conto corrente bancario o postale nel valore che succede limite fissato dalla legge;
  • Benigni con proprietà, ma solo per la parte altrui;
  • Beni indispensabili per il raggiungimento di un’attività professionale;
  • Fede nuziale, indumenti e altri oggetti essenziali.

I crediti vantati in favore di nullatenenti, nella maggior parte dei casi, sono legati a debiti per finanziamenti precedentemente riconosciuti e per i quali i soggetti non riescono più ad onorare i pagamenti. Questa condizione si può verificare proprio a causa della perdita di beni e del reddito.

Tramite l’operazione di recupero credito si cercherà in tutti i modi di coprire il debito del debitore. Tuttavia, può accadere che il debitore a causa di una condizione economica di svantaggio sopraggiunta, ad esempio per la perdita di lavoro, si trovi impossibilitato a pagare le rate di mutui o finanziamenti concessi quando la situazione economica era migliore.

Purtroppo, si tratta di una condizione piuttosto comune. La soluzione migliore sarebbe quella di riuscire a trovare un lavoro, produrre nuovamente reddito e saldare i debiti precedentemente maturati tramite il pagamento di rate sostenibili. Ma, purtroppo, le cose non vanno sempre così. Per questo motivo, proviamo a capire cosa si può fare quando si è nullatenenti con debiti.

Cosa rischia il nullatenente

Cosa può accadere ad un nullatenente che non produce reddito (dunque, non ha un lavoro) o che percepisce una pensione inferiore ai 700 euro mensili o che percepisce il reddito di cittadinanza?

In questo momento, non è possibile eseguire alcune operazioni nei confronti di un nullatenente. Di conseguenza, qualsiasi minaccia indirizzata in favore della suddetta categoria di debitori non ha alcuna validità.

Questa “situazione di potere” in cui si trova il nullatenente non deve essere intesa come una situazione di tutela. Se è vero che non è possibile fare nulla nei confronti di un debitore, è pur vero quelle cose possono cambiare nel tempo.

Inoltre, è opportuno ricordare che i debiti vengono ereditati. Pertanto, in caso di morte questi passano ai figli o, più in generale, agli eredi (genitori, coniuge, fratelli e sorelle). Fermo restando degli eredi hanno la possibilità di rinunciare all’eredità: sia ai beni che ai debiti.

Nel caso in cui gli eredi dovessero accettare l’eredità, in cui sono contenute delle passività, dovrebbero farsi carico dei debiti rispondendo anche con il proprio patrimonio personale.

Per questo motivo, la soluzione migliore consiste nell’onorare i debiti ed evitare di lasciare spiacevoli sorprese alle generazioni future.

Vi è poi un altro aspetto da considerare, che riguarda il fatto di essere segnalati come cattivi pagatori al Crif. In questo modo, sarà impossibile accedere a qualsiasi altra linea di credito.

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