Attenzione alle foto dei bambini sui social: l’uomo nero è reale

Postare le foto dei bambini sui social non è consigliabile. Sia per la violazione della loro privacy che per l’esposizione alla mercé di chiunque.

Instagram, Facebook, TikTok, sono pieni di foto e immagini di bambini postate da genitori fieri dei propri piccoli. Ma le conseguenze?

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contocorrenteonline

Ricordate la storia dell’uomo nero nascosto sotto al letto o nell’armadio che ha l’obiettivo di rapire i bambini disobbedienti e capricciosi? Una leggenda inventata per tenere sotto controllo i figli più “scapestrati” ma la verità è che l’uomo nero esiste davvero e si nasconde dietro uno schermo. Eppure i genitori si dimenticano che la cattiveria e la perversione non è un’invenzione ma una realtà da cui proteggere i propri figli e sempre più spesso li espongono loro stessi al pericolo. Basta dare un’occhiata sui social come Facebook e Instagram per notare post pieni di foto e video di bambini. Di qualunque età, anche prima della nascita, e mentre svolgono qualsiasi tipo di attività. La docente di Legge Stacy Steinberg mette in allerta i genitori. “Non condividete su Internet nulla che non mostrereste in pubblico“. È a rischio sia la loro privacy che la loro sicurezza.

I pericoli delle foto dei bambini sui social

I genitori decidono di raccontare la vita dei loro figli a chiunque senza chiedere il permesso. Pagine di storia che rimangono per tanto e tanto tempo in rete aumentando i rischi dello sharenting ossia delle conseguenze della condivisione sui social media delle immagini dei figli. da adolescenti, poi, quegli stessi figli potrebbero chiedere il perché di tanta esposizione. C’è chi all’età di 13 anni ha già 1.300 foto di sé condivise e senza alcuna sicurezza a monitorare chi guarda cosa.

Stacey Steinberg è una docente di Legge del Levin College of Law, all’Università della Florida. Ha spiegato quali sono le conseguenze del mostrare i figli sui social. Poniamo il caso di un annuncio della nascita di un bambino scrivendo data e nome. Si spianerebbe la strada per i malfattori al furto di identità. E se si pubblicano informazioni del luogo in cui si trovano i minori? La loro sicurezza è a rischio. E c’è anche di peggio.

Il dovere è garantire la sicurezza

Nel momento in cui si posta una foto del figlio occorre pensare che dei perfetti sconosciuti possono avere facile accesso alle foto, scaricarle, modificarle e condividerle ovunque, anche nei siti pedopornografici. E non bisogna pensare che limitarsi a pubblicare le immagini in gruppi privati o su account privati accessibili solo ad amici e conoscenti diminuisca i rischi.

Avere cieca fiducia negli altri è, purtroppo, sbagliato. Non si potrà mai sapere veramente come verranno utilizzate le foto, se gireranno e a chi arriveranno. Privacy, questa dovrebbe essere la parola chiave da tenere a mente. I social non creano una rete di sicurezza soddisfacente e soprattutto lasciano tracce per lungo tempo.

Se proprio non si può fare a meno di pubblicare le immagini cercare almeno di evitare foto di bambini nudi, in costume o biancheria intima. Mai fare riferimenti alla scuola, alla palestra o a qualsiasi altro luogo frequentato dai figli. Attenzione, poi, a pubblicare foto in cui il proprio bambino è in compagnia di altri minori. Secondo la Legge senza consenso scritto da parte dei genitori non è concesso esporre i volti dei bimbi.

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