Birra Peroni gratuita per la Festa del Papà: la nuova truffa arriva su WhatsApp

Inimmaginabile ciò che ancora una volta sta accadendo nel nostro paese. Un copione che tristemente si ripete.

Inutile precipitarsi dicendo che il tutto ormai fa parte dell’ordinaria amministrazione. Certe logiche, nel nostro quotidiano non possono essere ritenute ordinarie, ne oggi, ne mai. Ciò che si ripete a cadenza più che mai periodica fa in modo che lo stesso cittadino tema sempre al massimo determinate comunicazioni. Nonostante tutto, però, spesso l’utente continua a cadere vittima di quelli che possiamo tranquillamente definire tranelli della rete.

Peroni
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Una triste ricorrenza, l’andamento è ormai questo. Ci si ritrova, ad oggi a gestire tutta una serie di specifiche dinamiche in occasione di quelle che sono le feste più sentite nel nostro paese. Nessuna esclusa. Natale, Pasqua, San Valentino, Festa della Mamma e del Papà. Al centro di tutto la possibilità per il malintenzionato di turno di sfruttare l’onda emotiva. L’opportunità imperdibile di fare centro e distrarre per un attimo l’utente dalla cinica realtà.

In linea di massima siamo quindi ormai ben consapevoli che ad ogni occasione buona i truffatori della rete si presentano con specifiche comunicazioni ambigue con l’intento di arrivare ai nostri soldi. Questa dovrebbe essere ormai più che mai una certezza, per tutti. Pochi mesi fa abbiamo avuto la truffa dei voli gratis dall’Italia, poi è arrivata Pandora e i suoi gioielli in regalo. Oggi è la volta del concorso Peroni in occasione della Festa del Papà.

Niente di nuovo, niente di non visto già in precedenza. Una comunicazione, per l’appunto, veicolata attraverso la più classica delle catene attraverso WhatsApp, per informare, per cosi dire, l’utente, del nuovo concorso Peroni, una occasione imperdibile alla fine. 2000 frigoriferi in regalo in occasione della Festa del Papà del prossimo 19 marzo. Tutti pronti a cliccare sul link onnipresente e a cadere nella trappola orchestrata dai soliti malintenzionati.

Anche in questo caso la tecnica è sempre la stessa insomma. Si parte da un fantomatico concorso che premia i primi capaci di registrarsi per ottenere dal nulla un premio di tutto rispetto. Di questi tempi, insomma, c’è da aspettarsi qualsiasi cosa dalla rete, nel bene e nel male. Certe dinamiche impongono logiche che spesso gli stessi utenti nemmeno riescono a cogliere, presi più che mai dall’ingenuità nel considerare ogni cosa potenzialmente dettata dalla buonafede.

Birra Peroni e Festa del Papà: non cliccate sul link, i consigli di Altroconsumo per gli utenti

L’onnipresente link anche in questo caso gioca il suo ruolo fondamentale, quello di raccordo, se cosi possiamo dire tra il malintenzionato di turno ed il compimento della stessa truffa. L’utente sarà quindi chiamato a riempire i campi del form ottenuto dopo aver cliccato sullo stesso strumento di collegamento e di fatto consegnerà i suoi risparmi nelle mani di truffatori senza scrupoli che non attendono altro che sopraffare il prossimo.

Chiaramente, in questo come in molti altri casi l’azienda Peroni è vittima al pari dello stesso utente, colpita nell’immagine per l’utilizzo del proprio marchio all’interno di una dinamica puramente truffaldina. Doppio raggiro insomma. In questi casi, spesso, quello che manca, nonostante l’impegno di molti è il richiamo alla costante attenzione. La prevenzione può dimostrarsi l’arma in più tra le mani dei cittadini che in certi casi hanno il dovere di difendersi.

L’associazione  “Altroconsumo”, che da anni ormai tutela in ogni modo e in ogni sede i diritti dei consumatori ha di recente diramato attraverso i suoi canali ufficiali una serie di preziosi consigli. Il tutto nel tentativo di difendere, ancora una volta, e si spera in maniera definitiva gli interessi degli stessi cittadini. Di seguito tutti i consigli di “Altroconsumo” agli utenti:

Ecco i trucchi per smascherare i tentativi di truffa e vivere il web in tranquillità.

  • Utilizza il buon senso Se un messaggio chiede informazioni personali, può darsi che sia un modo per raccogliere indizi su di te e indovinare le tue password. Tieni poi a mente che le banche non mandano mai messaggi email o via chat in cui chiedono dati confidenziali. Lo stesso vale per proposte allettanti di ogni genere: se è troppo bella per essere vera, probabilmente è falsa.
  • Datti il tempo di riflettere prima di cliccare E nel dubbio, non farlo. Esistono tecniche per far sì che una email sembri inviata da un indirizzo diverso da quello reale (per esempio, sembra che il mittente sia la tua banca ma in realtà è tutt’altro). È anche possibile inserire nel messaggio un link del tipo www.sitoufficiale.it, che in realtà porta da un’altra parte. Se usi il pc te ne puoi accorgere portando il mouse sul link (attenzione a non cliccare): nella parte in basso a sinistra della finestra vedrai l’indirizzo a cui realmente manda quel link.
  • Attiva gli avvisi sul cellulare Le banche ti consentono di attivare un sistema di avvisi automatici: ogni volta che viene effettuato un addebito sulla tua carta, ti arriverà un messaggio sul cellulare. In questo modo puoi riconoscere subito un utilizzo fraudolento e bloccare tempestivamente la carta. È utile anche controllare regolarmente i propri estratti conto.
  • Stai attento agli sconosciuti Se ricevi messaggi da mittenti sconosciuti o servizi che non hai attivato, non indirizzati esplicitamente a te o il cui contenuto è privo di senso, si tratta di spam. Non cliccare sui link presenti in queste email, nemmeno per curiosità. E non partecipare alle catene di Sant’Antonio. Entrambi i sistemi sono usati per confermare l’esistenza di indirizzi email (tra i milioni costruiti a caso dai phisher). Se abbocchi riceverai sempre più messaggi.
  • Digita l’indirizzo correttamente Esistono numerosi siti con nomi molto simili a quelli di siti famosi o istituzionali (per esempio: facebok.com – con una O sola – o ancagenerali.it, senza la B iniziale). Siccome possono anche essere veicolo di phishing, la cosa migliore è digitare una volta l’indirizzo della tua banca, facendo attenzione a scriverlo correttamente, e poi salvarlo tra i preferiti del browser per il futuro.
  • Controlla gli indirizzi internet La parte dell’indirizzo che identifica il proprietario del sito è quella subito prima del .com (ma anche .it, . org e così via). Per esempio: www.intesasanpaolo.com è un sito di proprietà di Intesa Sanpaolo, mentre www.intesasanpaolo.abc123.com appartiene al proprietario del sito abc123, che potrebbe non avere nulla a che fare con il gruppo bancario. Tieni presente, poi, che se un sito inizia con https:// preceduto da un lucchetto è un sito sicuro.
  • Tieni aggiornato l’antivirus I sistemi più sofisticati non puntano al raggiro dell’utente, ma si basano sull’introduzione di virus da contrastare con contromisure informatiche (anti-malware).
  • Crea password sicure Non sempre un phisher attacca direttamente la tua banca. A volte agisce in maniera più indiretta: anche un messaggio di semplice spam su Facebook può essere il primo gradino di un attacco. Proteggi tutti gli account con password adeguate.

L’impegno è insomma costante. La truffa sul web può essere sconfitta. Necessario, però, è l’impegno costante da parte di tutti.

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