I soldi danno la felicità? Ecco cosa dice la scienza

Necessari per pagare i vari beni e servizi di nostro interesse, i soldi danno la felicità? Ecco cosa dice la scienza.

Fondamentali per acquistare tutto ciò di cui necessitiamo, sono in molti a chiedersi se i soldi siano o meno in grado di dare davvero felicità. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

persona felice o triste in base ai soldi
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“Dicono che il denaro non faccia la felicità, ma se devo piangere preferisco farlo sul sedile posteriore di una Rolls Royce piuttosto che su quelli di un vagone del Metrò”, affermava Marilyn Monroe. Effettivamente non si può negare come i soldi siano davvero utili in diverse circostanze.

A partire dalla casa fino ad arrivare alle piccole necessità quotidiane, d’altronde, sono tante le volte in cui ci ritroviamo a dover mettere mano al portafoglio e sborsare del denaro. Ma quest’ultimo è anche in grado di dare felicità? A rivelarlo un recente studio. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.

I soldi danno la felicità? Lo studio parla chiaro

Essere ricchi rende felici? Ebbene, secondo la scienza la risposta è affermativa. A rivelarlo è uno studio congiunto condotto da Matthew Killingsworth, psicologo presso l’Università della Pennsylvania, e dal premio Nobel Daniel Kahneman. Pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, in base a tale studio il benessere mentale aumenta all’aumentare del reddito.

Soltanto per una piccola quota di persone gli effetti positivi si iniziano a sentir meno a partire da un reddito pari a 100 mila dollari. Ovviamente, è bene sottolineare, non vuol dire che se una persona è ricca è sempre felice. Tuttavia non si può negare come aiuti ad affrontare al meglio diverse situazioni critiche.

Entrando nei dettagli, secondo i ricercatori di tale studio: “le persone infelici guadagnano di più (in termini di percezione di felicità) dall’aumento del reddito rispetto alle persone che partono da condizioni di benessere economico più elevate: in altre parole, la parte inferiore della distribuzione della felicità aumenta molto più rapidamente rispetto a chi ha già una fascia di reddito superiore“. Il tutto fermo restando il fatto, come sottolineato dallo stesso Killingsowrth, che “il denaro non è tutto, però aiuta un bel po’“.

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