I passaporti non sono pronti: migliaia di viaggi saltano, chi paga i danni?

La confusione sui passaporti mancanti continua a dilagare. Più di 100 mila viaggi saltati, la stima dei danni è di 150 milioni di euro. Chi pagherà?

File interminabili in Questura, un’attesa infinita che precluderà la partenza per migliaia di italiani. Le vacanze di Pasqua e quelle estive sono a rischio.

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In Italia la situazione “passaporti” continua a far discutere. Non tutte le città sono coinvolte ma le grandi metropoli faticano a recuperare il tempo perduto. A rischio le prossime vacanze per innumerevoli famiglie. Tanti cittadini si stanno trovando in difficoltà anche solo a prendere un appuntamento in Questura. I siti di prenotazione sono in tilt, non ci sono posti disponibili e al momento risultano saltati 100 mila viaggi a causa dei ritardi della burocrazia. Tradotto in soldi la stima è di 180 milioni di euro persi per le vendite non effettuate da parte delle agenzie di viaggio.

Passaporti, i ritardi si accumulano copiosi: cosa sta succedendo

Le due strade di richiesta di un appuntamento per rinnovare o fare domanda di un passaporto sono state prese d’assalto in questi primi due mesi del 2023. Sia la via telematica che fisica riportano lo stesso risultato. Per un appuntamento dovranno passare mesi. Qualche esempio chiarificatore?

A Prato la prima data utile è il 13 dicembre 2023. A Napoli il 7 agosto, a Udine il 10 agosto mentre a Brescia i cittadini possono considerarsi “fortunati”. Dovranno attendere solo fino al 17 luglio. Un incubo, invece, per i torinesi e i bolognesi. Nessuna finestra aperta per nuove prenotazioni. I romani, invece, possono sorridere. Ci sono possibilità per il mese di aprile ma è consigliabile affrettarsi.

Tra gennaio e febbraio, infatti, sono stati rilasciati 412.385 documenti di viaggio ma il numero di richieste è molto più alto.

Quali sono i motivi dei ritardi e come si pensa di risolverli

Il motivo principale del ritardo è chiaro. L’accumulo degli arretrati a causa della pandemia da Covid 19. Si aggiunge, poi, la necessità di avere il passaporto per recarsi in Gran Bretagna in seguito alla Brexit. L’Inghilterra è una delle mete preferite dagli italiani, specialmente dagli abitanti del nord Italia, ma non è l’unica destinazione che richiede improvvisamente anche il passaporto. Il riferimento è al Marocco. Insomma, più motivi un’unica conseguenza. Le vacanze potrebbero essere a rischio (almeno quelle all’estero).

Per cercare di risolvere la problematica le questure stanno cercando di potenziale l’apertura al pubblico aumentando l’organico da destinare all’acquisizione delle istanze e alla loro lavorazione. Alcune città hanno optato per aperture straordinarie il sabato e la domenica oppure oltre l’orario consueto. In questo modo le istanze urgenti potrebbero essere smaltite con maggiore velocità. E se proprio non si dovesse aprire nemmeno uno spiraglio nella fitta giungla di prenotazioni, l’Italia ha talmente tante località affascinanti che per quest’anno si potrebbe rinunciare al viaggio all’estero.

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