Il pediatra di famiglia è una figura indispensabile quando si ha uno o più bambini. Ma quanto guadagna questa figura professionale fondamentale?
Il pediatra di famiglia è un professionista di riferimento, che esercita un ruolo particolarmente importante, perché si prende cura della salute dei più piccoli. Generalmente viene definito anche pediatra di libera scelta, perché è la famiglia che sceglie il medico di fiducia a cui rivolgersi.
Il compito del pediatra è a tutto tondo. Infatti, oltre ad occuparsi della salute del bambino, egli monitora anche le sue fasi di crescita, il benessere psicofisico e la capacità di relazionarsi con gli altri.
Il modo di gestire lo studio dipende dal singolo professionista. La maggior parte dei pediatri di libera scelta prevedono che venga fissato un appuntamento, individuando delle giornate e delle fasce orarie ben precise. Fermo restando che alcuni professionisti consentono il libero accesso all’ambulatorio.
Dopotutto, i pediatri si occupano di centinaia di bambini. Per questo motivo, per loro, è davvero importante organizzare al meglio le visite, in modo tale da evitare sovraffollamento e garantire un servizio ottimale ed efficiente.
Quanto guadagna una figura professionale così importante nella nostra società?
Il pediatra di famiglia: di cosa si occupa
Il pediatra di famiglia è una figura professionale indispensabile per chi ha figli piccoli. Il suo compito prevede la cura e l’assistenza di bambini in età compresa tra 0 e 6 anni, in maniera obbligatoria. Tuttavia, dai 6 ai 14 anni è possibile continuare a farsi seguire dal pediatra di famiglia, anche se si tratta di una scelta facoltativa.
Per ottenere l’assegnazione di un pediatra di libera scelta è necessario rivolgersi ad Azienda Sanitaria locale.
Ad ogni modo, il pediatra è quel medico che si occupa di effettuare visite ambulatoriali e domiciliari a scopo diagnostico e terapeutico, ma si occupa anche di visite come bilanci di salute nell’ambito dei programmi di medicina preventiva.
Inoltre, il pediatra si occupa della prescrizione di farmaci, ha il compito di richiedere visite ed esami specialistici, in presenza di determinate condizioni, e di farsi carico di prestazioni terapeutiche e diagnostiche.
Il servizio offerto dal professionista è gratuito per i suoi assistiti. Mentre se il pediatra viene contattato per visite occasionali da un bambino che non è fra i propri assistiti è previsto il pagamento di un compenso.
È necessario effettuare i pagamenti anche per la consegna di certificati diversi da quelli a carico del Servizio Sanitario Nazionale, per le visite ambulatoriali e domiciliari richieste fuori dall’orario in convenzione e per gli esami diagnostici non previsti dagli accordi.
Quanto guadagna il pediatra?
Un pediatra, in Italia, guadagna dai 50 mila ai 190 mila euro all’anno. Mediamente i guadagni di un pediatra oscillano intorno ai 90.000 euro all’anno, ovvero 4 mila euro netti al mese. Tuttavia. ci sono dei pediatri che, per via della loro esperienza e della loro fama, riescono ad ottenere guadagni decisamente più alti, che sfiorano i 200 mila euro.
Ad ogni modo, lo stipendio lordo percepito da un pediatra cambia in base ad alcune variabili. Di fatto, influire sul guadagno ci sono molteplici fattori come:
- Il luogo in cui si esercita la professione
- Il numero di bambini che ha in cura
- Se lavora anche per strutture ospedaliere
- Quanti anni ha di esperienza.
In base alle attuali disposizioni legislative, il pediatra di famiglia ha la possibilità di avere in cura non più di 800 bambini. Fermo restando che ci sono delle rarissime eccezioni in merito a tale limite.