Maurizio Costanzo non ha lasciato 1 euro: la sua eredità

La scomparsa di Maurizio Costanzo ha senza dubbio segnato in un modo nell’altro l’attuale momento italiano. Le ragioni sono molte.

Momenti di forte commozione, nel paese per la scomparsa di Maurizio Costanzo. Giornalista, autore, paroliere, sceneggiatore. Una carriera insomma votata alla carta stampata, alla tv, allo spettacolo, al cinema e alla musica. Chi più ne ha più ne metta insomma, non parliamo di un qualsiasi personaggio pubblico, per intenderci. In questo caso, infatti, ci troviamo di fronte a qualcosa di molto più imponente, per certi versi.

Maurizio Costanzo
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Quello che colpisce di tutta la situazione, è proprio il livello di commozione non solo del mondo dello spettacolo e non solo ma anche la reazione del comune cittadino che attraverso proprio quel tipo di tv, inventata in un certo senso dallo stesso Maurizio Costanzo, si è trovato a ripercorrere particolari momenti della propria vita. L’idea che quella stagione potesse finire, come di fatto è avvenuto, ha spiazzato in qualche modo tutti.

La storia, la carriera di Maurizio Costanzo può dirsi in qualche modo indefinibile. Non è forse corretto collocare il personaggio pubblico all’interno di una sola categoria. Parliamo di una persona che ha con molta probabilità inventato il giornalismo in tv e gettato le basi per tutte le programmazioni successive alle sue prime “creature” televisive. Pensiamo al Maurizio Costanzo Show, per esempio, evoluzione perchè no, di precedenti suoi stessi format.

Da quel momento in poi, si può tranquillamente dire, quello stesso format ha avuto considerazione dell’evento pionieristico. Un nuovo modo di fare tv, di fare giornalismo, di intervistare, quindi, e di offrire al pubblico uno specifico spettacolo. Le scoperte, dello stesso Costanzo, attraverso i suoi show. Attori, cantanti, comici, tutti, bene o male sono almeno passati una volta per il palco del Parioli di Roma per un appuntamento assolutamente immancabile.

In questi giorni, poi, si è parlato molto dell’uomo, dei tanti matrimoni, dell’ultima consorte, Maria De Filippi, signora della tv italiana, dei figli e dei beni che Costanzo avrebbe lasciato in eredità ai suoi cari. Si è fatto spesso addirittura del gossip in merito alla stessa vicenda. Di qualcosa però non si è forse parlato cosi come si dovrebbe, o almeno nel giusto senso. Parliamo proprio dell’eredità di Maurizio Costanzo. Soldi? Immobili? Gioielli? No, molto, molto di più.

Maurizio Costanzo non ha lasciato 1 euro: la biografia di un uomo che ha dato tantissimo

Maurizio Costanzo nasce a Roma, nel 1938. La passione del giornalismo è forte in questo ragazzo che già a 14 anni inizia regolarmente a scrivere. A 18 anni diventa cronista del quotidiano romano Paese sera. A 22 è già caporedattore della redazione romana della rivista Grazia. Successivamente arriva la radio e ancora dopo il piccolo schermo, siamo agli albori della tv in Italia e parliamo di conseguenza di primi approcci che da subito risultano essere più che mai significativi.

La popolarità, quella vera, arriva nel 1976 grazie alla trasmissione Rai, “Bontà loro”, di cui lo stesso Costanzo è autore. Seguiranno, a stretto giro, programmi tv come “Acquario”, “Grand’Italia”, “Fascinatio” e “Buona Domenica”. Nel 1982 inizia l’avventura del Maurizio Costanzo Show, per la televisione italiana si tratta di una vera e propria rivoluzione. Quarant’anni di messa in onda e più di cinquantamila ospiti, protagonisti dello show.

Maurizio Costanzo, poi, è anche il padre di grandi inchieste e grandi denunce, pensiamo a quella riguardante la Mafia, il rapporto con Giovanni Falcone, e l’attentato subito dallo stesso giornalista in Via Ruggero Fauro a Roma, a pochi passi dal Teatro Parioli, nel 1993. Quell’episodio probabilmente, forse addirittura giustamente, cambierà per sempre la sua vita. Tutto, da quel momento ha forse avuto un altro sapore, comprensibilmente.

La morte, a Roma, all’età di 84 anni in seguito a una serie di complicazioni successive a un intervengo chirurgico. La camera ardente, i funerali, la commozione. Quale eredità insomma ci si chiede? Forse, anzi sicuramente, qualcosa di non materiale, di non quantificabile. L’eredità vera di Maurizio Costanzo è nella sua produzione, nelle sue idee, nel suo modo di condurre una intervista o magari di gestire i sentimenti del pubblico. La creatività, ma mente aperte, le battaglie di una vita.

L’eredità di Maurizio Costanzo è nella forza della comunicazione, nella capacità di mettere al servizio di essa i giusti elementi, le giuste voci, nel momento più propizio. Niente soldi, niente immobili quindi, soltanto un patrimonio interminabile di immagini, storie, idee, volti, dal quale attingere, sempre e per sempre.

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