Verbale di invalidità: chi commette questo errore perde tutto.

Scopriamo qual è la procedura da seguire dopo aver ricevuto il verbale di invalidità. Ci sono errori da evitare.

Il verbale di invalidità è il documento rilasciato dalla commissione medico legale al soggetto che ha fatto richiesta di invalidità civile. Si tratta del certificato grazie al quale, il soggetto che ne ha diritto si vede riconosciuta la percentuale di invalidità che dà accesso a determinati benefici e agevolazioni.

Verbale di invalidità
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Per il riconoscimento dell’invalidità civile è necessario seguire una lunga procedura che porta all’emissione del verbale. Prima di arrivare al documento che certifica lo stato di invalidità del soggetto richiedente è necessario che questo si rivolga al proprio medico curante, per avviare l’intera procedura.

Verbale d’invalidità civile: la procedura da seguire

L’invalidità civile è una condizione che attesta la ridotta capacità lavorativa di un soggetto, a causa della presenza di menomazioni o di patologie.

Per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile è necessario sottoporsi ad una visita medica specialistica, che serve ad accertare la condizione di invalidità.

Il primo passo da compiere è rivolgersi al proprio medico di famiglia, che invierà all’INPS un certificato introduttivo in cui presenterà la condizione clinica del richiedente.

Nel certificato introduttivo, infatti, il medico di famiglia dovrà riportare i dati del richiedente, le informazioni relative alla patologia di cui soffre, l’eventuale segnalazione della presenza di una patologia oncologica e l’eventuale necessità di sostenere la visita a domicilio, in presenza di determinate condizioni di salute.

I pazienti che non sono impossibilitati ad uscire di casa, dovranno recarsi personalmente alla sede INPS di competenza per sostenere la visita medica.

Questa prima fase è quella di avvio della procedura, che porta alla produzione di un codice univoco. A questo punto sarà compito del richiedente presentare domanda all’INPS, entro 90 giorni dall’invio del certificato. Puoi effettuare la domanda è possibile seguire la procedura telematica che prevede l’accesso al sito istituzionale dell’INPS, mediante l’utilizzo delle proprie credenziali digitali. In alternativa, il richiedente ha la possibilità di rivolgersi ad un patronato o alle associazioni di categoria.

Una volta presentata la domanda, il paziente dovrà attendere la convocazione dell’INPS che fisserà un appuntamento per sostenere la visita medica.

La visita medica di controllo viene eseguita tramite un’apposita commissione dell’ASL integrata da un medico dell’INPS. Essa è finalizzata all’accertamento delle condizioni di invalidità riportate nel certificato introduttivo.

Successivamente la commissione redige un verbale di invalidità e lo invia al paziente tramite raccomandata. Il verbale è inviato a prescindere dall’esito del controllo medico.

Cosa deve fare il paziente una volta ricevuto il certificato di invalidità?

Verbale di invalidità: la procedura da seguire

Quando avviene la consegna del verbale di invalidità si conclude il lungo procedimento che porta al riconoscimento dell’invalidità civile.

Nel documento è specificata la percentuale di invalidità riconosciuta, che segue le tabelle ministeriali e prevede l’applicazione di determinate formule. Dunque, non si tratta di una valutazione soggettiva, bensì di una disamina oggettiva che si basa su coefficienti predeterminati.

Ad ogni modo, sia al soggetto è riconosciuta un’invalidità inferiore al 34% egli non è considerato invalido civile e, dunque, non ha diritto ad alcuna agevolazione prevista dalla legge. Si può essere considerati invalidi civili solo al di sopra del 34%. Mentre per le agevolazioni e le prestazioni di tipo economico è necessario avere un’invalidità compresa tra il 74% e il 100%. In questo caso, all’invalido potrebbero essere riconosciute specifiche prestazioni economiche come: la pensione di inabilità, l’assegno di assistenza o l’indennità di accompagnamento.

Generalmente, la commissione medica invia il verbale di invalidità al soggetto interessato entro 30/60 giorni.

Il documento è inviato in duplice copia all’interessato. I dati sensibili sono contenuti nella seconda copia e può essere utilizzato per accedere alle agevolazioni previste dalla legge (es. sconti, detrazioni fiscali e altre agevolazioni).

Errori da non commettere

Trascorsi due mesi senza che il verbale sia stato inviato al soggetto interessato, quest’ultimo devi inoltrare un sollecito all’INPS. Il sollecito può essere effettuato tramite numero verde o usufruendo del servizio on-line disponibile sul sito www.INPS.it. Il mancato sollecito azzera la procedura che dovrà essere eseguita interamente d’accapo.

Una volta ottenuto il verbale di invalidità, il soggetto interessato dovrà verificare la percentuale che gli è stata riconosciuta. In questo modo, avrà la possibilità di comprendere quali sono i diritti e le agevolazioni lavorative e fiscali a cui ha accesso.

Nel caso in cui, percentuale di invalidità riconosciuta da accesso al diritto a prestazioni economiche è necessario trasmettere all’INPS alcuni documenti, che attestano il rispetto della condizione reddituale prevista dalla legge. Anche in questo caso, il soggetto interessato può farsi aiutare da patronati o associazioni di categoria.

Se il richiedente non dovesse essere d’accordo con quanto indicato nel verbale d’invalidità, la legge gli riconosce la possibilità di presentare ricorso entro 6 mesi.

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