Vuoi pagare meno tasse? Come orientarsi tra regimi e agevolazioni fiscali

Se vuoi pagare meno tasse devi saperti orientare tra regimi e agevolazioni fiscali. Ecco una guida completa

La pressione fiscale, in Italia, è piuttosto alta, soprattutto sui lavoratori e sulle imprese. Chi vuole pagare meno tasse, senza commettere atti illegali e rischiosi, deve prestare attenzione ai regimi e alle agevolazioni fiscali disponibili.

Vuoi pagare meno tasse
Conto corrente

In base ai dati raccolti è emerso che attualmente la pressione fiscale sulle imprese italiane si aggira intorno al 45%. Ciò vuol dire che ogni impresa del Bel paese, su un fatturato di €1000 all’anno, dovrà versare quasi la metà in tasse.

Se vuoi pagare meno tasse senza cadere nell’illegalità è possibile sfruttare alcune opzioni che permettono di risparmiare sulle tasse e sul versamento dell’IVA.

Ci stiamo, dunque, riferendo ad operazioni legali che devono essere conosciute a fondo per poter essere usate in maniera appropriata.

Vuoi pagare meno tasse? Ecco la soluzione

Per pagare meno tasse sono disponibili diverse strade legali, che lavoratori e aziende dovrebbero conoscere.

Ad esempio, i liberi professionisti e le ditte individuali che intendono ridurre il peso delle tasse hanno l’opportunità di aderire al regime forfettario. In questo modo, è possibile pagare una flat tax del 15%.

Sono poi previste delle agevolazioni fiscali che possono essere sfruttate per gli investimenti nell’ambito della ricerca e dello sviluppo. In questo caso, è possibile beneficiare di un credito d’imposta pari al 50% della spesa sostenuta.

Infine, per i lavoratori dipendenti è possibile accedere alle cosiddette detrazioni fiscali. Ci stiamo riferendo la possibilità di ottenere un rimborso pari al 19% della spesa sostenuta per determinate categorie di uscite economiche. Questo è il caso delle detrazioni fiscali per le spese sanitarie o per l’esecuzione di lavori di ristrutturazione.

Pertanto, per riuscire ad abbattere il peso delle tasse occorre scegliere in maniera adeguata il regime fiscale a cui aderire, laddove possibile si consiglia di optare per il regime forfettario. Inoltre, vi è l’opportunità di beneficiare della deducibilità e della detraibilità di alcune spese.

Ridurre il peso delle tasse per le partite IVA

I titolari di partita IVA versano una determinata di quota di tasse, che dipende dal regime fiscale adottato. Attualmente in Italia il miglior regime fiscale è quello forfettario.

Tuttavia, alcune partite IVA hanno la possibilità di aderire al cosiddetto regime fiscale semplificato o dei minimi che, però, dal 2015 è stato abrogato.

Coloro che adottano il regime ordinario o semplificato devono farsi carico di diverse tasse e imposte come IRPEF, IVA e IRAP. Si tratta di pagamenti che non sono dovuti per coloro che aderiscono al regime forfettario.

Tuttavia, per poter aderire al regime fiscale più conveniente è necessario fatturare una somma di denaro inferiore a 85.000 all’anno. Tra l’altro, nel 2023, la suddetta soglia è stata elevata. Infatti, con la Legge di bilancio 2023 si è passati da 65.000 a 85.000 euro.

Regime fiscale forfettario: come funziona?

Il regime forfettario prevede il pagamento di una flat tax a 15%, che si riduce al 5% nei primi cinque anni di avvio dell’attività.

Come suggerisce il nome, l’aliquota non viene applicata sul totale dei ricavi registrati, ma solo su una parte di essi. La quota di ricavi che rappresenta la base imponibile viene calcolata attraverso l’applicazione del cosiddetto coefficiente di redditività.

Si tratta di un valore stabilito dalla legge, che varia in base al tipo di attività svolta. Più nello specifico, ad ogni codice Ateco è associato un coefficiente di redditività.

Ad ogni modo, l’aliquota che serve a calcolare il reddito imponibile può andare da un minimo del 40% ad un massimo del 78%.

Le spese deducibili

Per pagare meno tasse il professionista deve fare affidamento al principio di inerenza. Secondo tale principio le spese che sono sostenute dal professionista nell’ambito dell’esercizio della propria attività possono essere dedotte. In alcuni casi, sono totalmente deducibili, mentre in altri sono solo parzialmente deducibili.

Vi sono poi le spese detraibili, che danno luogo ad una detrazione fiscale che può essere applicata su alcuni costi. Ad esempio, per le spese telefoniche è possibile portare in detrazione l’80% del costo sostenuto. Mentre, per le auto aziendali la detraibilità è pari al 100%.

Vuoi pagare meno tasse: la forma societaria

Si hai intenzione di avviare una società e vuoi pagare meno tasse dovresti optare per la forma più conveniente.

Di fatto la società responsabilità limitata presenta una struttura flessibile che si adatta alle piccole imprese con un capitale minimo di €10.000. Mentre la società in accomandita semplice è una delle forme più vantaggiose perché:

  • L’IRAP è calcolata sull’utile prodotto dall’impresa;
  • I contributi previdenziali si calcolano sull’utile in base pesata dei singoli soci;
  • L’IRPEF si calcola sull’utile, anche in questo caso, in base alla quota versata dai soci;
  • Non è prevista l’applicazione dell’IRES.
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