Postepay, non toccare la password: vogliono rubarti tutto

Ci troviamo di fronte alla solita questione, quanto è sicuro tutto ciò che ci circonda? Quanto siamo davvero in pericolo?

Il momento storico attuale pone costantemente una serie di riflessioni più che mai irrinunciabili. Da un lato ci troviamo di fronte la consapevolezza di vivere una fase più che mai particolare, mentre dall’altro siamo altrettanto consci del fatto che non sempre è semplice sapersela cavare tra le varie difficoltà che caratterizzano la stessa epoca. Tali difficoltà, nella maggior parte dei casi arrivano direttamente dal web, la rete insomma, proprio lei.

Postepay
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Quante volte abbiamo sentito parlare di quelle che sono ormai considerate le classiche truffe della rete? In quante occasioni ci siamo dovuti confrontare con dinamiche di cui abbiamo letto, magari proprio sul web o sentito attraverso le storie di conoscenti, parenti rimasti vittime di ignobili truffe. Il fenomeno è più che mai presente, più che mai frequente anche, purtroppo. Agli utenti, ai cittadini, resta soltanto la prevenzione, l’informazione.

Niente di particolarmente nuovo insomma. Nella maggior parte dei casi, cosi come per l’appunto anticipato, perché in realtà tutti bene o male ne sono a conoscenza, la truffa si presenta quasi sempre allo stesso modo. In genere le tipologie di truffa, tra quelle che nascono e si alimentano sul web sono due generi. Quelle che offrono un vantaggio chiaro, leggibile, apparentemente semplice e quelle che invece mettono l’utente di fronte a una potenziale difficoltà.

Il primo caso è quello degli smartphone improvvisamente vinti a concorsi ai quali nemmeno ci si ricorda di aver mai partecipato, dei premi in denaro da ritirare per giochi indetti da questo o quell’altro marchio più o meno conosciuto, buoni sconti, buoni spesa e quant’altro. Il link onnipresente, la possibilità offerta dalla stesso contenuto che spicca nella comunicazione inviata via sms o mail, di utilizzarlo per compilare il tutto con i propri dati personali e bancari per il pagamento di eventuali spese di spedizione legate ai fantomatici premi.

Il contenuto accattivante, tutto gira intorno a quello. Si deve bloccare l’attenzione di chi legge, si deve fare in modo che il tutto risulti più credibile possibile. Il link, per essere poi dirottati sulla pagina fake di turno e da li costretti a subire l’invasione, per cosi dire, del proprio conto corrente. Altro genere di truffa? Quello in cui si fa riferimento a eventuali problematiche di natura bancaria o legate, magari alle proprie utenze presso specifici enti nazionali.

Si simula una problematica, il conto corrente bloccato, per esempio e si invita il cliente a servirsi del solito link fornito. Spesso tali comunicazioni arrivano addirittura attraverso chiamate dai numeri autentici delle varie filiali bancaria, almeno per quel che si può constatare sul proprio smartphone. Inserimento dei dati personali e bancari e la truffa è compiuta. Niente di più semplice per il malintenzionato di turno. Niente di più subdolo ai danni della vittima chiaramente inconsapevole.

Postepay, non fidarti delle comunicazioni: cosa è successo con la nota prepagata?

Una delle truffe che negli ultimi tempi sta letteralmente, purtroppo, spopolando è quella legata alla più famosa delle carte prepagate, la Postepay. Nel caso specifico, il tutto si manifesta cosi come anticipato per quel che riguarda il secondo genere di truffe solitamente circolanti. Molti utenti, infatti si sono visti recapitare un sms in cui si comunicava di dover aggiornare la propria password Postepay. In tanti hanno abboccato all’amo.

La richiesta attraverso l’sms citato di inserire tutti i propri dati attraverso il classico link precedentemente presentato e di fatto la truffa è compiuta. Per gli utenti addirittura un messaggio di conferma dell’operazione di aggiornamento riuscita.Da quel momento in poi la prepagata in questione rischierà di essere letteralmente svuotata.  In molti nemmeno pensano di trovarsi di fronte a una dinamica potenzialmente pericolosa. Il tutto appare come una consueta comunicazione da parte di Poste Italiane. Non tutti, chiaramente, nonostante tutto hanno dimestichezza con questa tipologia di logiche.

Non tutti hanno bene in mente il fatto che tali comunicazioni, eventualmente non arrivano mai per sms o mail ma sempre attraverso il proprio profilo personale una volta effettuato l’accesso con il proprio account personale. Una serie di dinamiche insomma ancora una volta non date per scontate da parte degli italiani che continuano a ritrovarsi vittime di tali raggiri. La prevenzione, in ogni caso, resta l’unica arma in mano agli utenti. Informarsi, dunque, per andare a comprendere quali possano essere i reali rischi del web e non solo.

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