Alzheimer, il test che ti dice se stai rischiando: è sufficiente una moneta

Grazie a questo test è possibile fare una diagnosi precoce dell’Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative. Ecco di quale si tratta.

Alcuni ricercatori hanno scoperto un nuovo test che permette di effettuare una diagnosi precoce dell’Alzheimer. Ma in cosa consiste? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Alzheimer test
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L’ultimo periodo è risultato particolarmente difficile per via di una serie di fattori che hanno avuto, e continuano ad avere, un impatto negativo sulle nostre esistenze. Ne sono un chiaro esempio l’aumento dei prezzi e il Covid che hanno portato a cambiare il nostro rapporto con il denaro e diverse abitudini quotidiane.

Basti pensare a come le persone utilizzino sempre più i vari strumenti tecnologici, quali ad esempio gli smartphone. Proprio soffermandosi su quest’ultimi abbiamo già trattato come sia fondamentale stare attenti, perché vi sono alcuni modelli che producono più radiazioni di altri, rivelandosi responsabili dell’insorgenza dell’Alzheimer.

Ebbene, proprio soffermandosi su questa malattia interesserà sapere che giungono interessanti novità. Alcuni ricercatori, infatti, hanno scoperto un nuovo test che offre la possibilità di effettuare una diagnosi precoce dell’Alzheimer. Ma in cosa consiste? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Alzheimer, il test dei soldi per una diagnosi precoce: tutto quello che c’è da sapere

Come già detto alcuni ricercatori hanno scoperto un nuovo test che permette di fare una diagnosi precoce dell’Alzheimer. Ma in cosa consiste? Ebbene, prima di vedere in cosa consiste tale test, è importante porre l’attenzione su un aspetto fondamentale. Ovvero che ancor prima dell’aggravarsi delle condizioni di salute, una persona con l’Alzheimer inizia a perdere alcune capacità.

Ad esempio può non riuscire a riconoscere il valore di una moneta o di un bene che desidera acquistare. Ebbene, proprio partendo dall’analisi del rapporto con i soldi di alcuni pazienti in fase di pre – demenza, è stato sviluppato un test.

Quest’ultimo ideato dalla dottoressa Francesca Burgio, dirigente del Servizio di Neuropsicologia e Laboratorio di neuropsicologia presso l’Istituto San Camillo del Lido di Venezia, e dal suo team di ricercatori. Entrando nei dettagli bisogna sapere che tale test, il Nadl-f, è caratterizzato da più fasi. In particolare, così come riportato anche su Eco di Milano, il paziente deve identificare delle monete e banconote.

In seguito gli viene richiesto di dare un valore economico ad alcuni prodotti, di rispondere a domande più complesse e per finire di risolvere una situazione specifica. Grazie alle risposte fornite a tali domande, quindi, i medici possono valutare se vi sono alcuni sintomi riconducibili all’Alzheimer e pertanto di conseguenza stabilire se necessario o meno effettuare ulteriori test per valutare la situazione.

(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi).

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