Nuova truffa nei supermercati, l’allarme del Codacons: consumatori in pericolo

Il Codacons ha lanciato un allarme in merito ad una nuova truffa nei supermercati: i consumatori corrono un grosso rischio.

Ormai le truffe sono all’ordine del giorno, sia su internet che nella vita reale. Tuttavia, il Codacons ha lanciato un allarme in merito ad una nuova truffa nei supermercati, che metterebbe a rischio i consumatori. A quanto pare, la suddetta truffa prevede l’applicazione di un metodo che rende la frode difficile da individuare. Per questo motivo, il compito dei consumatori è tenere gli occhi ben aperti, per evitare di essere ingannati.

Nuova truffa nei supermercati
Conto corrente

Il motivo per il quale le truffe sono sempre meno facili da individuare, riguarda l’applicazione di tecniche di marketing, che approfittano delle distrazioni dei consumatori per indurli in errore.

In cosa consiste la truffa del supermercato? Come si fa per proteggersi dalla frode?

Nuova truffa nei supermercati: allarme per i consumatori

Gli eventi storici ed economici che hanno caratterizzato gli ultimi 2/3 anni hanno indubbiamente contribuito a stravolgere l’economia mondiale. Ci stiamo riferendo soprattutto alla pandemia, alla crisi economica ed energetica e allo scoppio della guerra in Ucraina.

Si tratta di fattori che hanno inciso notevolmente sui prezzi al consumo. Per questo motivo, alcuni prodotti, soprattutto generi di prima necessità, hanno subito rincari significativi.

Ma a preoccupare, ora, è una nuova truffa nei supermercati che provocherebbe un ulteriore aumento dei costi sostenuti dai consumatori.

In base alle ultime ricerche effettuate, il fenomeno di cui stiamo parlando è conosciuto con il termine Shrinkflation. Il termine viene utilizzato per indicare un prodotto che, per fronteggiare i tempi di crisi, si riduce nelle quantità lasciando invariato il prezzo. In sostanza, mediante questo fenomeno, le aziende produttrici mettono sul mercato confezioni di prodotto ridotte, allo stesso prezzo.

Questo è il principio sul quale si fonda la nuova truffa nei supermercati.

Dunque, in questo caso, non si può parlare di una truffa messa in atto dal punto vendita, bensì dalle aziende produttrici. In pratica queste effettuano una modifica al packaging, con il quale vengono imballati i prodotti. Nella maggior parte dei casi la quantità di prodotto inserita nella confezione viene ridotta, lasciando il prezzo invariato.

Tuttavia, la truffa fa leva sul fatto che il consumatore non si accorge di questa variazione. Egli infatti viene ingannato dalla confezione dell’articolo, per il quale è stato modificato il packaging rendendolo più accattivante. Di conseguenza, il consumatore è convinto di comprare le stesse quantità di prodotto che acquistava fino a qualche mese fa. Senza accorgersi, in realtà, di portare a casa una confezione in cui è presente meno prodotto pagato ad un prezzo, al kg o al litro, più alto.

Esempio di Shrinkflation

Per intenderci, una circostanza del genere si può verificare nell’acquisto di un pacco di pasta. Se il consumatore, fino a qualche mese fa, acquistava quel pacco di pasta con la consapevolezza che all’interno ci fosse mezzo chilo di prodotto, ora comprerà lo stesso pacco senza accorgersi che in realtà all’interno ci sono 400 grammi di pasta.

In realtà, la truffa sussisterebbe se sulla confezione venisse riportato un peso diverso. In pratica, se sulla confezione della pasta c’è scritto 500 g e dentro ci sono 400 g di prodotto, il consumatore potrebbe chiedere il risarcimento all’azienda produttrice.

Ma in questo caso, l’azienda indica correttamente il peso del prodotto contenuto nella confezione, ma fa leva sulla fidelizzazione della clientela.

Di fatto, il consumatore ha sempre acquistato quel pacco di pasta da mezzo chilo, dunque, oggi non si accorge della variazione nel peso. Portando, di fatto, a casa meno prodotto, ma pagando lo stesso prezzo.

È dunque compito del consumatore fare attenzione a questi dettagli, anche quando si tratta di una marca nota o di un’azienda della quale ci fidiamo.

Si tratta dunque di una truffa legalizzata, che si è diffusa in tutti i paesi del mondo, compreso l’Italia.

Il Codacons lancia l’allarme

A lanciare l’allarme sulla truffa nel supermercato è stato il Codacons, che ha avvisato i consumatori del pericolo che corrono. Secondo il Codacons, i consumatori stanno subendo quella che viene definita inflazione occulta. La maggior parte dei clienti, infatti, al momento dell’acquisto, non si accorge dei cambiamenti sul nuovo packaging, nel quale viene proposto il prodotto che sono soliti acquistare.

La medesima situazione si verifica anche per quanto riguarda il prezzo del prodotto acquistato. Di fatto, i consumatori non pongono attenzione al rapporto fra la quantità del prodotto e il costo finale dello stesso. Purtroppo, i clienti credono che il cambio di packaging sia legato solo ad una volontà di rinnovamento da parte dell’azienda produttrice. Invece, l’obiettivo dell’azienda è proprio quello di ingannare i clienti.

Per questo motivo, il Codacons ha presentato un esposto alla magistratura e all’Antitrust, al fine di aprire nuove indagini e verificare tutte le norme di produzione nelle multinazionali.

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