Stop alle auto a benzina e diesel, arriva l’ok dell’UE: il Governo italiano reagisce male

È arrivato l’ok, da parte dell’Eurocamera per lo stop alle auto a benzina e diesel. Il commento del Governo italiano spiazza tutti.

Con 340 voti favorevoli, 279 contrari e 21 astenuti, si è dato il via libera alla proposta di eliminare le auto a benzina e diesel, a partire dal 2035. Dopo la lunga trafila legislativa, il Parlamento Europeo ha dato l’ok a quella che secondo il governo italiano rappresenta “una decisione folle e sconcertante”.

Stop alle auto a benzina e diesel
Conto corrente

Il voto finale favorevole all’addio dell’Europa alle auto e ai furgoni alimentati a benzina e diesel, a partire dal 2035, ha scatenato l’ira del vice premier Matteo Salvini. Il leader della Lega, attraverso il suo profilo social istituzionale ha lanciato un duro attacco a Bruxelles. Scopriamo quale è stata la reazione del governo italiano.

Stop alle auto a benzina e diesel: facciamo chiarezza

È stata approvata la proposta di individuare con esattezza la data a partire dalla quale sarà possibile dire addio alla produzione di auto a benzina e diesel. Il Parlamento europeo ha fissato al 2035 il punto di non ritorno. La Commissione Europea ha avanzato anche una nuova proposta, che riguarda i trasporti pubblici. In tale ambito, si propone di far circolare autobus a emissione zero a partire dal 2030. Mentre per i camion, è previsto un taglio del 90% delle emissioni di anidride carbonica, entro il 2040.

Lo stop alle auto a benzina e diesel rappresenta una vera e propria rivoluzione del settore delle automotive. Il cambiamento era stato già preannunciato verso la fine di ottobre 2022, dopo che i governi europei avevano portato avanti un negoziato durato 17 ore, in quel di Lussemburgo, nel mese di giugno 2022.

Lo scopo del Parlamento Europeo è quello di arrivare a zero emissioni nel 2050. Per questo motivo, è necessario procedere in maniera graduale, ma spedita.

Da qui scaturisce la necessità di introdurre uno stop alle auto a benzina e diesel a partire dal 2035. La proposta prevede un target intermedio, nel 2030, per permettere ai costruttori di veicoli a motore di ridurre del 55% le emissioni delle nuove auto messe sul mercato. Mentre per i veicoli commerciali, sempre nel 2030, è prevista la produzione di prodotti che rispettano la riduzione delle emissioni per il 50%.

La dura replica del Governo italiano

Gli Eurodeputati di fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega hanno espresso la loro opposizione con il voto contrario.

Nonostante, la contrarietà del Governo italiano, tutto ciò non ha influito sul corso degli eventi. Infatti 340 euro parlamentari hanno votato a favore dello stop alle auto a benzina e diesel dal 2035.

Tuttavia, non è il momento di fare polemiche: è necessario correre ai ripari adottando una strategia d’uscita, che è stata già disegnata dal Ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto.

Il piano strategico prevede una gradualità nello stop alla commercializzazione di veicoli alimentati a benzina e diesel. Ma allo stesso tempo sarà necessario puntare sulla produzione di biocarburanti, per preservare l’attuale impostazione del sistema produttivo delle automotive. In questo modo, sarà possibile salvaguardare i posti di lavoro, che sono finiti anche al centro di un tavolo tra il Ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, con Stellantis.

Intanto l’Italia potrà beneficiare di un trattamento di riguardo a favore dei produttori di auto di lusso della Motor Valley. Per Ferrari, Lamborghini e Maserati è prevista una deroga di un anno alla suddetta disposizione.

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