Busta paga più alta grazie a bonus ed arretrati, ma non subito: cosa c’è da aspettarsi

Molti lavoratori potranno beneficiare di una busta paga più alta grazie a bonus ed arretrati, ma non da subito. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Buone notizie per molti lavoratori che nel corso del 2023 si vedranno riconoscere una busta paga più ricca rispetto a quella del 2022. Occhio però alle tempistiche, perché bisognerà attendere ancora un po’ prima di poter beneficiare di tale incremento. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Il lavoro nobilita l’uomo in quanto ci consente di attingere al denaro di cui necessitiamo per poter far fronte alle varie spesa della vita quotidiana. Questo soprattutto in un contesto come quello attuale dove sempre più persone riscontrano delle serie difficoltà nel riuscire ad arrivare alla fine del mese.

A tal proposito, ad esempio, abbiamo già avuto modo di vedere che vi è un trucco grazie al quale poter risparmiare un bel po’ di soldi. Sempre in tale ambito, inoltre, interesserà sapere che sono in arrivo buone notizie per molti lavoratori.

Quest’ultimi, infatti, potranno beneficiare di una busta paga più ricca grazie a diversi bonus e arretrati. Occhio però alle tempistiche, in quanto bisognerà attendere ancora un po’. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Busta paga più alta grazie a bonus ed arretrati, ma non subito: tutto quello che c’è da sapere

Come già detto, giungono buone notizie per molti lavoratori che nel corso del 2023 si vedranno riconoscere una busta paga più ricca rispetto a quella del 2022. Attenti però alle tempistiche, perché bisognerà attendere ancora un po’ prima di poter beneficiare di tale incremento.

Ma quanto bisognerà aspettare e soprattutto quali sono gli elementi che contribuiscono ad aumentare la retribuzione? Ebbene, tra i fattori che permetteranno di aumentare l’importo in busta paga si annoverano il taglio del cuneo fiscale e il bonus dell’1,5% a favore dei dipendenti pubblici.

Entrambi scattano già a partire da gennaio 2023, ma verranno riconosciuti in busta paga fra qualche mese. Proprio per questo motivo in molti potranno a breve beneficiare del pagamento di tale incrementi, più gli arretrati dei mesi in cui non sono stati erogati.

Soffermandosi sul taglio del cuneo fiscale, ricordiamo che per il 2023 è stato  confermato uno sgravio contributivo del 2% per i redditi fino a 35 mila euro. Tale sgravio è aumentato fino al 3% per i redditi fino a 25 mila euro.

Prima di essere riconosciuti in busta paga, però, è necessario che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale emani una circolare ad hoc. Al momento non è dato sapere quando verrà applicato questo sgravio contributivo. Secondo le prime indiscrezioni in merito, comunque, dovrebbero partire dal prossimo mese di luglio.

Si attendono istruzioni dall’Inps anche per il riconoscimento del bonus dell’1,5% per i dipendenti pubblici. Quest’ultimo erogato al fine di compensare i mancati rinnovi contrattuali per il triennio 2022-2024. In tal caso, stando le prime indiscrezione, i pagamenti dovrebbero partire verso marzo o aprile.

In entrambi i casi, comunque, al momento si tratta solo di ipotesi. Non resta pertanto che attendere comunicazioni ufficiali in merito per capire da quando effettivamente i lavoratori potranno beneficiare di una busta paga più ricca grazie a taglio del cuneo fiscale e il bonus dell’1,5% a favore dei dipendenti pubblici.

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