Truffe in condominio, attenzione a certe “mode”: fanno scattare le manette

Dilagano le truffe in condominio per risparmiare sul riscaldamento. Pochi euro valgono qualche anno di reclusione?

Rimuovere il contacalorie per non pagare il riscaldamento condominiale. Il reato è grave e comporta seri rischi.

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C’è una nuova truffa che dilaga nei condomini ma non è una “moda” da prendere come esempio. I furbetti rimuovono il contacalorie per evitare di pagare il riscaldamento. Il contacalorie è un dispositivo che misura la quantità di calore usato nei termosifoni. Grazie al contabilizzatore di calore l’utilizzatore paga il giusto in base ai consumi del proprio appartamento e non alla dimensione della casa. Chiariamo subito un dettaglio fondamentale. L’installazione dei contacalorie non è a discrezione del contribuente ma un obbligo di Legge per tutti i condomini con riscaldamento centralizzato. L’accuratezza del calcolo è dettato dalla presenza di sonde interne che misurano la temperatura e sono impostate da un tecnico specializzato. L’utente non può in alcun caso modificare i parametri. La truffa consiste – a scanso di equivoci – nel rimuovere completamente il contabilizzatore di calore.

Contacalorie, le truffe dilagano

Come spiegato, il contacalorie consente di quantificare il calore utilizzato in modo tale da usare il riscaldamento con parsimonia e intelligenza. I dati raccolti nel condominio, poi, permettono di stabilire la cifra che ogni famiglia dovrà pagare in base al gas effettivamente consumato. A tale somma si aggiunge un importo base uguale per tutti i condòmini. Piuttosto che riferire il calcolo alle dimensioni dell’appartamento, dunque, grazie ai contacalorie la suddivisione è giusta e accurata. I contabilizzatori possono costare cifre differenti ma il prezzo medio si aggira intorno ai 100 euro. 

Una volta installato e regolato dal tecnico professionista non può essere rimosso per alcun motivo. Invece questo è proprio ciò che sta accadendo in tanti condomini. I truffatori hanno l’obiettivo di pagare meno il riscaldamento ma perseguendolo vanno incontro a gravi conseguenze. Scopriamo quali.

I rischi per i furbetti

Le truffe nei condomini se rilevate comportano un’accusa di tentato furto. Il Codice penale punisce questo reato con la reclusione da sei mesi a tre anni più una sanzione di importo compreso tra 164 e 516 euro per chi si impossessa dell’apparecchio di proprietà di altri per trarne profitto.

In più, la Legge considera cosa mobile ogni tipo di energia con valore economico. Di conseguenza, il danneggiamento del contabilizzatore di calore comporta un aggravante ossia dai due ai sei anni in più di reclusione per il truffatore nonché una multa tra 927 e 1.500 euro. 

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