Il 31 gennaio sarà il giorno della verità: sorrisi o lacrime?

Il 31 gennaio i debitori scopriranno se potranno contare sulla rottamazione quater o se dovranno versare totalmente la somma dovuta.

I Comuni hanno tempo fino al 31 gennaio per comunicare la loro decisione con riferimento alla definizione agevolata.

31 gennaio rottamazione
Contocorrente.it

Tanti contribuenti sono in attesa a dita incrociate sperando che il Comune di residenza decida di aderire alla rottamazione quater e, se non di stralciare le cartelle sotto i mille euro, almeno di cancellare sanzioni e imposte. Questa l’opportunità offerta dal Governo ma le amministrazioni hanno libertà di scelta e tanti Comuni hanno già detto “no”. Nessuno sconto a chi ha un debito. Le somme andranno pagate interamente e vengono anche spiegati i motivi della decisione. Ci sono i conti da far quadrate e un principio di equità da far valere. Per quale motivo premiare chi non ha pagato e lasciare a bocca asciutta chi ha sempre corrisposto quanto dovuto in tempo? Provvedimenti come la cancellazione delle cartelle disincentivano i comportamenti virtuosi. Inoltre, i soldi recuperati possono essere utili per migliorare i servizi offerti ai cittadini.

I comuni che hanno detto no

Il Governo ha lasciato liberi Enti e Amministrazioni diverse da quelle statali, dalle agenzie fiscali e dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale di prendere la decisione reputata più opportuna. Nessuna imposizione, dunque, di stralcio dei debiti ma solamente possibilità di annullare sanzioni e interessi di mora e aggio e di lasciar corrispondere al debitore solamente la quota capitale più le somme maturate a titolo di rimborso per le spese relative alle procedure esecutive nonché alla notifica delle cartelle.

Per multe stradali e sanzioni amministrative, poi, lo stralcio riguarderebbe solamente gli interessi. Il condizionale è d’obbligo dato che gli enti diversi dalle Amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dall’INPS possono decidere di non applicare nemmeno la cancellazione parziale degli interessi e sanzioni. Questa opzione è già stata approvata dai Comuni di Roma, Milano, Bologna, Firenze, Piacenza, Bari e Verona. In forse Napoli e Torino mentre hanno aderito alla definizione agevolata Arezzo, Pistoia, Lucca, Acerra e Lecce.

Il 31 gennaio il giorno della verità

I Comuni possono evitare l’annullamento parziale automatico tramite delibera da approvare e comunicare entro il 31 gennaio 2023. Pochi giorni di attesa, dunque, prima di conoscere la decisione finale del proprio Comune di residenza – a meno che non si sia già espresso. La delibera dovrà essere pubblicata sul portale ufficiale del Comune e inviata all’Agenzia delle Entrate tramite Posta Elettronica Certificata.

Di conseguenza, solo il 31 gennaio potremo sapere con certezza quali carichi saranno rottamati e quali, invece, dovranno essere corrisposti.

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