Un farmaco per lo stomaco sparisce dagli scaffali: “Ci sono rischi”

L’Agenzia del farmaco spagnola richiama un farmaco a base di omeprazolo. Solo un lotto ma i medici lanciano l’allerta.

Un lotto di un noto farmaco per lo stomaco è stato ritirato dal commercio. Un richiamo disposto dall’Agenzia spagnola per i medicinali e i prodotti sanitari (Aemps) e comunicato direttamente al Ministero della Salute.

Farmaco stomaco ritirato
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Il richiamo è stato disposto per un farmaco di larga diffusione, distribuito per trattare problematiche allo stomaco. E utilizzato ampiamente anche al di fuori della Spagna. Nello specifico, si tratta di un medicinale a base di omeprazolo, ossia un principio attivo particolarmente indicato per il contrasto a patologie gastriche, quali ulcere e reflusso gastroesofageo. Inoltre, il suo impiego è previsto anche in prevenzione di possibili lesioni qualora si stessero assumendo alcuni particolari farmaci. L’allerta è stata quindi diramata a livello ministeriale, con ritiro immediato di Omeprazole Stada da 40 milligrami, in confezioni da 28 pastiglie. Un richiamo precauzionale per via di possibili controindicazioni, potenzialmente molto gravi.

Trattandosi di un medicinale, l’allerta è stata immediata. Nel contenuto del principio attivo, infatti, sarebbe stata riscontrata una problematica tale da imporne il ritorno in laboratorio. Nella fattispecie, si tratta di un solo lotto, ovvero LC63278, con codice nazionale NR: 69487, CN: 660281. La cui scadenza è fissata al 31 luglio 2024. A produrlo, la Laboratorios Licons ad Azuqueca de Henares di Guadalajara), distribuito poi da Laboratorios Stada. A ogni modo, nonostante l’azione immediata di ritiro dalle farmacie, il rischio medico è stato catalogato a livello tre, il grado più basso. Almeno secondo la valutazione dell’Agenzia del farmaco spagnola, che dispone tre livelli di intensità di rischio.

Farmaco via dalle farmacie: ecco il rischio secondo gli esperti

Il lotto indicato sarà quindi rapidamente ritirato dalle farmacie e restituito ai laboratori di produzione, dove verrà nuovamente analizzato dagli esperti. L’obiettivo è determinare se la criticità riscontrata possa essere stata frutto di un’eventualità isolata o se l’indagine richiederà un’estensione maggiore. Il punto è che tale farmaco, ma più nello specifico il principio attivo, fa parte del novero di quelli più diffusi per il trattamento di patologie comuni. Anche per malesseri quali bruciore di stomaco. Tuttavia, l’impiego principale riguarda il contrato a casi di reflusso gastroesofageo e ulcere, considerando che l’omeprazolo, di per sé, non consente una protezione delle pareti gastriche. In Spagna, così come in Italia, l’uso è decisamente massiccio. L’ultimo dato, infatti, relativo al 2015, parla di ben 50 milioni di confezioni vendute in tutta la Penisola iberica (Portogallo e Andorra compresi).

Il richiamo, riguardando un solo lotto, non dovrebbe incidere più di tanto sulla sua diffusione. Certo è che l’allerta diramata impone una prudenza maggiore nell’utilizzo del farmaco in questione con troppa frequenza o leggerezza. Anche se si tratta di medicinali di diffuso utilizzo, un consulto medico prima dell’assunzione resta fondamentale, se non per prevenire possibili difetti di laboratorio, quantomeno per definire al meglio l’efficacia nell’ambito del trattamento. Secondo un recente studio condotto congiuntamente dall’University College di Londra e dall’Università di Hong Kong, l’omeprazolo potrebbe in alcuni casi contribuire all’insorgenza di un cancro allo stomaco. Un rischio più elevato (addirittura di quattro volte) per chi lo utilizza ogni giorno. Andarci piano, comunque, vale per tutti i farmaci. Non solo per quelli a base di omeprazolo.

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