Benzina, adesso è caos sul prezzo. Finisce lo sconto del governo, e da Gennaio …

Il governo Meloni ha alla fine deciso di non rinnovare per il 2023 il taglio sulle accise. Il timore è che adesso i prezzi possano di nuovo schizzare verso l’alto. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo. 

Alla fine, ciò che molti analisti politici temevano si è verificato: il governo Meloni ha deciso di non rinnovare lo sconto sulle accise che era stato precedentemente promosso dal governo Draghi.

prezzo benzina
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La misura, fortemente voluto dall’ex premier, era arrivata in delle settimane che per il nostro paese si erano rivelate particolarmente drammatiche. Erano infatti i primi mesi del 2022, il momento in cui, anche a causa della guerra in Ucraina, il prezzo del carburante era letteralmente schizzato alle stelle. 

Perchè il governo Draghi aveva infine deciso di varare il taglio sulle accise ad Aprile

E tra costi positivi per una nazione che basa la sua economia sui trasporti, e la difficoltà a reperire benzina, con code chilometriche alle stazioni di servizio, il nostro paese si trovava in una situazione difficilissima. Di qui la decisione del governo Draghi di introdurre uno sconto sull’acquisto del carburante, tramite il taglio delle accise di stato. Una misura che inizialmente era stata varata per avere validità per un solo mese, in modo da calmierare la situazione. È che invece alla fine è rimasta in vigore fino a fine anno. Questo perché sul fronte energetico, la situazione continua a restare molto difficile. Difficilmente il prezzo di benzina e diesel tornerà ai livelli pre-2022.  

Quanto è costato in tutto il taglio delle accise in questi mesi al governo: una cifra incredibile

Trattandosi di una misura molto costosa per le finanze dello stato, alla fine il governo ha deciso di rimuoverla. la decisione naturalmente ha accusato fin da subito l’ira delle associazioni a tutela dei consumatori, in quanto le conseguenze di questa scelta si vedranno già a partire dai primi giorni di questo nuovo anno appena iniziato. C’è però chi sostiene che grazie a questa mossa il governo riuscirà a recuperare importanti risorse economiche che saranno meglio destinate all’aiuto alla popolazione.

È stato ad esempio stimato che il costo complessivo di questo taglio delle accise sul carburante, da marzo a novembre, è costata oltre sette miliardi di euro. Soldi che adesso secondo molti potranno essere meglio indirizzati dal governo. 

Cosa accadrà se a gennaio i prezzi di benzina e diesel andranno di nuovo fuori controllo?

Ma come si farà se il prezzo di benzina e diesel andrà di nuovo fuori controllo? Questa è la motivazione che spinge le associazioni a tutela dei consumatori a protestare in modo così veemente. Per cui, anche se a dicembre il prezzo di benzina e diesel è sceso, non è dato sapere cosa accadrà adesso che questo taglio alle accise è giunto al termine. La speranza è che il nostro paese segua l’esempio di altre nazioni, che stanno riuscendo a gestire, nei limiti ma in modo efficace, questa crisi energetica.

È il caso ad esempio della Francia o del Regno Unito, che grazie a un intervento forte e deciso del governo sugli aiuti economici, sono riusciti a calmierare la situazione. Nella speranza che adesso il nostro paese faccia lo stesso. 

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