Emendamento del Governo pronto, la manovra fiscale prende forma

L’emendamento tanto atteso sta per essere presentato. Il lavoro è stato di spacchettamento per omogeneità di materia, afferma il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

In commissione di Bilancio alla Camera è intervenuto il Ministro Giorgetti parlando della manovra fiscale.

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Il ritardo nella presentazione della manovra fiscale sta per terminare. Il Governo ha allungato i tempi per la necessità di procedere ad un lavoro di spacchettamento per omogeneità della materia del maxi emendamento. Un lavoro complicato che ha comportato la composizione e la ricomposizione delle coperture. Gli interventi sono stati definiti, dal POS al taglio del cuneo fiscale, dalle pensioni minime al Reddito di Cittadinanza fino ai contratti di mutuo.

L’emendamento nella sua ultima forma

Il Ministro Giorgetti ha elencato un lungo numero di interventi decisi nella Legge di Bilancio. Partiamo dal ripristino della norma relativa al 2012 che consente ai contratti di mutuo di passare dal tasso variabile al tasso fisso. Con riferimento a stipendi e pensioni, invece, si è optato per l’innalzamento del tetto per il taglio del cuneo fiscale di un punto percentuale per redditi da 20 mila a 25 mila euro e per l’incremento delle pensioni minime a 600 euro per gli over 75.

I soldi spesi per il primo intervento sono stati più della metà di tutto l’emendamento – afferma Giorgetti – a sottolineare l’importanza per il Governo dell’aumento degli stipendi. In relazione alle pensioni, invece, il Ministro ha chiarito che l’esecutivo ha previsto la revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per il 2023 e il 2024. Nello specifico è stata alzata la percentuale della fascia delle pensioni tra quattro e cinque volte il trattamento minimo con riduzione degli importi a salire con riferimento ai redditi.

Altri interventi definiti dall’esecutivo

Un altro importante capitolo riguarda il Reddito di Cittadinanza. Le mensilità di erogazione del sussidio sono passate da otto a sette nell’ultima forma della Legge di Bilancio 2023. In più, è previsto l’aumento della soglia massima per l’esonero del versamento dei contributi previdenziali da 6 mila a 8 mila per i datori di lavoro che assumeranno i percettori di RdC dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 con contratto a tempo indeterminato. L’obiettivo è ampliare la platea dei nuovi assunti.

Altro punto importante, la possibilità di presentazione della CILA in relazione al Superbonus 110% entro il 31 dicembre 2022 per i condomini. L’emendamento, poi, conterrà l’eliminazione della normativa riguardante il POS e l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici. Non solo, probabilmente verranno successivamente definiti modalità di rimborso per gli operatori che dovranno affrontare maggiori oneri per le commissioni applicate sulle transazioni elettroniche.

Ultimi nodi sciolti riguardano Opzione Donna e i debiti nel mondo del calcio. Nel primo caso occorrerà trovare soluzioni compatibili con le direttive europee – afferma Giorgetti – mentre con riferimento ai debiti del calcio questi verranno trattati come qualsiasi altro debito, con scadenze e conseguenze procedurali per chi non rispetta i tempi.

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