Cintura di sicurezza in auto: la legge cambia, rischi il ritiro della patente

C’è stato un cambiamento alla legge che prevede l’obbligo di indossare la cintura di sicurezza in auto: si rischia anche il ritiro della patente.

Secondo quanto stabilito dal Codice della Strada, il conducente e i passeggeri hanno l’obbligo di indossare la cintura di sicurezza in auto. Si tratta di un dispositivo di cui tutte le vetture sono dotate e che permette a passeggeri e al conducente di tutelare la propria sicurezza.

cintura di sicurezza in auto
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Tuttavia, la legge ha previsto un inasprimento della pena per coloro che non rispettano tale obbligo. Perché è vero che la cintura va indossata, ma deve essere anche indossata nel modo corretto.

Nell’arco di 40 anni sono state introdotte diverse novità che riguardano la sicurezza in auto. Basti pensare che fino agli anni 80 le cinture di sicurezza non erano obbligatorie, tanto da essere considerate degli optional.

In seguito, ad una serie di studi e di Crash test, svolti dalla Volvo, si è scoperto che le cinture di sicurezza e successivamente anche l’airbag contribuiscono a ridurre notevolmente il rischio di morte in caso di incidente, sia per un impatto frontale che laterale.

Per questo motivo, oggi, in tutti in Paesi europei è obbligatorio indossare la cintura di sicurezza, sia sui sedili anteriori che su quelli posteriori.

Tale obbligo, in Italia, è disciplinato dall’articolo 172 del Codice della Strada.

Cintura di sicurezza in auto: c’è un cambiamento da conoscere

In base a quanto stabilito dall’articolo 172 del Codice della Strada:

«il conducente e i passeggeri dei veicoli della categoria L6e, dotati di carrozzeria chiusa, di cui all’articolo 4, paragrafo 2, lettera f), del regolamento (UE) n. 168/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2013, e dei veicoli delle categorie M1, N1, N2 e N3, di cui all’articolo 47, comma 2, del presente codice, muniti di cintura di sicurezza, hanno l’obbligo di utilizzarle in qualsiasi situazione di marcia».

In sintesi, in Italia, vige l’obbligo di indossare la cintura di sicurezza in qualsiasi situazione di marcia. Tale obbligo riguarda sia i soggetti seduti sui sedili anteriori che su quelli posteriori.

Di recente è avvenuto un inasprimento delle regole, che prevede una sanzione per chi indossa male la cintura di sicurezza. Inoltre, per neopatentati e soggetti recidivi è previsto anche il ritiro della patente.

In base alle regole attualmente in vigore, il mancato rispetto dell’obbligo di indossare le cinture di sicurezza in auto prevede una multa che parte da €83 ma può arrivare anche a 323 euro.

Inoltre, il codice della strada prevede anche la decurtazione di 5 punti dalla patente.

Neopatentati e recidivi fate molta attenzione

Sebbene la sanzione pecuniaria non sia particolarmente alta, le cose cambiano se il soggetto che subisce la contravvenzione è un neopatentato (ha la patente da 3 anni). In tal caso, infatti, la sanzione pecuniaria resta invariata, ma la decurtazione dei punti raddoppia, passando da 5 a 10.

Le cose possono peggiorare in specifici casi di responsabilità, come ad esempio quando ci sono dei minori a bordo. Di fatto, se il conducente trasporta minori, su di lui ricade la responsabilità civile e penale di qualsiasi danno arrecato ai passeggeri a bordo.

In pratica, in caso di incidente, se il minorenne subisce lesioni causate dal non indossare la cintura, o muore durante l’incidente, il conducente è accusato di omicidio colposo o volontario, rischiando il carcere.

Indossare la cintura in modo corretto

La cintura di sicurezza, dunque, è un dispositivo di cui devono essere obbligatoriamente munite le vetture e che devono essere indossate correttamente da conducente e passeggeri.

Di fatto, non basta indossare la cintura, è necessario che questa sia utilizzata in maniera appropriata.

Per questa ragione, se gli agenti durante un controllo notano che la cintura è indossata in maniera inappropriata, hanno la facoltà di applicare una sanzione amministrativa che va da 40 a 162 euro.

Se, poi, il soggetto è recidivo è prevista una multa molto più salata e una punizione più aspra. Infatti, se il conducente di una vettura viene fermato per la stessa infrazione due volte, nell’arco di due anni, oltre a subire due sanzioni normali, è prevista anche la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi.

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