Prosciutto cotto contaminato: ritirato l’insaccato di un noto marchio

Il Ministero della Salute ha disposto il ritiro di un insaccato dai banchi nel supermercato. Si tratta di prosciutto cotto contaminato.

Come sappiamo il Ministero della Salute è sempre molto attento agli possibili contaminazione alimenti, che mettono a rischio la salute dei consumatori. Per questo motivo, di recente ha disposto l’ennesimo ritiro dai banchi di un supermercato di un prosciutto cotto di un noto marchio.

prosciutto cotto contaminato.
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Anche in questo caso il batterio incriminato è il listeria monocytogenes, che provoca un’infezione conosciuta con il nome di listeriosi. Ci stiamo riferendo alla tossinfezione alimentare che provoca dissenteria, febbre e dolori muscolari. Tuttavia, nei casi più gravi, la listeriosi può essere addirittura causa di morte.

È di pochi giorni fa la notizia di due ultrasettantenni morti in seguito alle complicazioni di un’infezione alimentare, provocata proprio dal batterio della listeria. In entrambi, i casi si trattava di soggetti affetti da patologie pregresse, nei quali l’infezione ha aggravato un quadro clinico già difficile.

Prosciutto cotto contaminato: attenzione a questo marchio

Il Ministero della Salute, tramite una comunicazione, dispone il ritiro del prosciutto cotto alta qualità del marchio sapor di Cascina. Si tratta di un insaccato confezionato il cui ritiro arriva in seguito ad una segnalazione effettuata dalla catena di supermercati Penny Market.

A quanto pare, anche in questo caso, le ragioni del ritiro sono imputabili alla presenza di listeria monocytogenes, un batterio che nelle ultime settimane sta creando non pochi problemi.

Il prodotto incriminato è venduto in vaschette da 150 g ed è contraddistinto dal numero di lotto 223467. Sulla confezione è riportata la data di scadenza 20/10/2022.

L’insaccato in questione è prodotto per la catena di supermercati Penny Market SRL. L’azienda produttrice è la Motta SRL: il prosciutto è stato confezionato nello stabilimento di via Capuana 44 a Barlassina, in provincia di Monza e della Brianza. Il codice identificativo dello stabilimento di provenienza è IT679L CE.

I consumatori che hanno acquistato erroneamente il lotto segnalato devono restituire il prodotto presso il punto vendita in cui è avvenuto l’acquisto.

In questi casi, la legge prevede il rimborso totale della spesa sostenuta o la sostituzione con un altro prodotto.

È allarme listeria

Il batterio della listeria sta provocando non pochi problemi nelle ultime settimane. Questo piccolo microrganismo è in grado di contaminare la catena alimentare perché generalmente prolifera nel suolo e nell’acqua.

Tuttavia, esistono alcune accortezze che permettono di ridurre al minimo il rischio di andare incontro ad un’infezione da listeriosi.

È necessario lavare sempre accuratamente gli oggetti e le cose che entrano in contatto con gli alimenti. Inoltre, è opportuno consumare i prodotti in base a quanto indicato sull’etichetta presente sulla confezione.

Per quanto riguarda i latticini e i formaggi a pasta e molli è necessario conservare accuratamente questi prodotti, avendo premura di rispettare la catena del freddo. In questo modo, si evitano inutili sbalzi di temperatura che favoriscono la proliferazione di batteri.

Ad ogni modo, in caso di ingestione di prodotti contaminati dal batterio della listeria è opportuno fare attenzione all’eventuale comparsa di sintomi.

In caso di nausea, dissenteria, febbre e dolori muscolari occorre contattare immediatamente il proprio medico o recarsi al pronto soccorso.

Nella migliore delle ipotesi, infatti, l’infezione da listeriosi si risolve senza grosse complicazioni. Tuttavia, nei casi più gravi, l’infezione può colpire i reni, il sistema nervoso e il fegato.

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