Bonus psicologo, troppe richieste: la graduatoria lascerà l’amaro in bocca

Boom di richieste per il Bonus Psicologo, non tutti i cittadini richiedenti potranno ottenerlo. La graduatoria stabilirà chi è dentro e chi è fuori, vediamo come.

Le domande sono già tantissime e molte altre ne arriveranno fino al 24 ottobre, termine ultimo dell’inoltro. Cosa accadrà dopo?

Bonus Psicologo
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La pandemia ha fatto molti danni. Economici, sociali, psicologici e le conseguenze si ripercuotono sulle persone ancora oggi, quando il peggio sembrerebbe passato. Due anni di limitazioni, paure, ansie e confusione non possono sparire con uno schiocco di dita. Da un giorno all’altro la vita di tutti noi è cambiata, le certezze sono crollate, si è detto addio a tante abitudini e si è perso uno degli aspetti più importanti per gli esseri umani, la socialità. La mancanza di interazione con gli altri crea dei blocchi, diminuisce la possibilità di sviluppo dell’empatia, genera vuoti che è difficile, poi, colmare. Soprattutto quando si è adolescenti e ci si ritrova chiusi nella propria stanza senza confronto con i coetanei o i professori. Non a caso i ragazzi risultano tra le vittime preferite della pandemia. E necessitano, ora, di aiuto. Il 60% delle richieste del Bonus Psicologo arriva proprio dai giovani ma molti, probabilmente, non potranno essere aiutati.

Bonus psicologo, cosa accadrà dopo il boom di richieste

Il 24 ottobre è il termine ultimo designato per l’inoltro delle domande di accesso al Bonus Psicologo. Per ora sono arrivate oltre 340 mila richieste ma i fondi stanziati non sono sufficiente per accontentare tutti. Ricordiamo che la misura prevede l’erogazione di massimo 600 euro per coprire i costi delle sedute da un professionista psicologo o psicoterapeuta iscritto all’Albo. Si tratta di circa 12 sedute da 50 euro ciascuna.

Il 60% delle domande arriva da under 30, a dimostrazione del fatto che la pandemia ha giocato un brutto scherzo soprattutto ai più giovani. I risvolti del 2022, poi, non hanno certo contribuito a migliorare il clima con la paura di una terza Guerra Mondiale. Insomma, tante domande molte delle quali non saranno soddisfatte. A decide chi è dentro e chi fuori sarà l’INPS. Compito dell’ente è stilare le graduatorie di ogni regione successivamente al 24 ottobre.

Come verranno stilate le graduatorie

L’INPS terrà conto della data di inoltro della domanda e dell’ISEE per stilare le graduatorie. Ciò significa che chi ha inviato la richiesta prima e presenta una condizione economica più disagevole salirà di posizioni in classifica aumentando le possibilità di ricevere il Bonus Psicologo.

Il boom di domande, come accennato, metterà in difficoltà l’ente che dovrà negare l’opportunità a tante persone. Le risorse stanziate – 25 milioni di euro in totale (una prima tranche di 10 milioni e una successiva di 15 milioni) – sono sufficienti solamente per 41.500 richieste. Parliamo di un 12% delle domande già arrivate all’INPS. Una percentuale troppo bassa, ecco perché si spera che il nuovo esecutivo possa rimediare erogando nuove risorse per una misura utili a tantissimi cittadini.

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