Tassare i rutti delle mucche? Non è uno scherzo: la proposta sconvolge tutti

C’è una proposta appena presentata in Australia contro il cambiamento climatico che sta facendo molto discutere. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.

In Australia c’è una decisione, annunciata in questi giorni dal primo ministro neozelandese Jacinda Ardem, che sta facendo molto discutere. Nel nuovo piano del governo per contrastare l’inquinamento e il cambiamento climatico, è stata proposta una nuova norma che coinvolge il settore agricolo della nazione.

tassare mucche
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In questa, si stabilisce che , allo scopo di diminuire tutte le emissioni di gas serra che sono prodotte dai rutti, ma anche dall’urina dei bovini, queste verranno tassate. 

Mucche, ecco in cosa consiste la proposta che ha fatto infuriare gli allevatori australiani

Un modo dunque per rendere più costosi e disincentivare questo tipo di allevamento. Logico che questo comparto economico non poteva certo prendere bene questa notizia. La proposta al momento è solo in discussione, ma la Ardem nel suo intervento pubblico, ha spiegato alla popolazione che si tratta di una misura che produrrebbe indubbi effetti positivi per una nazione che continua a inquinare troppo a causa dell’alto numero di allevamenti intensivi.

Molte associazioni in Nuova Zelanda, stanno però cogliendo con molto scetticismo questa notizia, convinte che difficilmente produrrà i risultati sperati. Bisogna anche dire che si tratta di un’iniziativa che , laddove diventasse realtà, sarebbe indubbiamente innovativa

Il governo è convinto che questa misura avrà un ruolo decisivo nella lotta al cambiamento climatico

Come ha precisato nel suo discorso la stessa Ardem, al momento nessun paese al mondo ha mai pensato di introdurre una vera e propria tassa sulle emissioni inquinanti, e la donna è convinta che questa sia la strada giusta per combattere questo fenomeno e riportare la tutela dell’ambiente al centro dell’agenda politica del paese. Al momento in Australia, esistono circa 10 milioni di bovini e almeno 25 milioni di ovini, e la metà delle emissioni prodotte da questi animali proviene dagli allevamenti intensivi.

Il governo si è dichiarato convinto del fatto che, nel momento in cui questa tassa entrerà in vigore, l’obiettivo di ridurre entro la data del 2030 circa il 10 per cento delle emissioni, diventerà sostenibile. 

Tassa sui rutti delle mucche per diminuire le emissioni, la reazione degli allevatori non si è fatta attendere

Resta comunque il fatto che fino a questo momento, la reazione degli allevatori è molto negativa. Molti sostengono che introdurre questa tassa non solo non produrrà i risultati sperati. ma mettere in crisi le aree rurali che verranno inevitabilmente impoverite, e si spopoleranno.

Ma non solo, alcuni esperti sostengono addirittura che ci troviamo di fronte a una scelta davvero scellerata, che in realtà otterrà l’effetto opposto: le emissioni aumenteranno in quanto gli allevatori australiani lasceranno il continente per continuare a produrre emissioni dall’altra parte del mondo. Quest’ultima però è una critica che in fondo, non aiuta molto la lotta al cambiamento climatico. 

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