Un bonus che pochi conoscono: vale fino a 5.000 euro, c’entra l’acqua buona

Questo bonus è molto utile poiché permette di razionalizzare l’utilizzo dell’acqua e diminuire il consumo della plastica.

Esiste la possibilità di richiedere un nuovo bonus.

bonus per depuratore
foto canva

Si tratta quello per l’acqua potabile, che può essere utilizzato per acquistare e installare dei sistemi di filtraggio, mineralizzazione e miglioramento dell’acqua potabile. L’inziativa, che inizialmente era prevista per il biennio 2021-2022, è stata prorogata anche nel 2023. Questo bonus, conosciuto anche come bonus depuratore, può essere molto utile per le famiglie italiane per questi acquisti domestici.

In cosa consiste il bonus depuratore

Il bonus acqua potabile o depuratore, può essere utilizzato per l’acquisto e l’installazione di questi dispositivi. Consiste in un credito d’imposta del 50% rispetto alla spesa sostenuta. Esiste però un tetto massimo di spesa. Sono 1.000 euro per ogni immobile adibito a casa privata. Mentre, può salire fino a 5.000 euro per gli esercenti delle attività commerciali e gli immobili che saranno adipiti ad attività commerciale. Tutte le informazioni dovranno essere trasmesse all’Enea, l’ente che dovrà verificare la documentazione presentata e l’effettiva riduzione dell’uso della plastica.

Come richiedere il bonus

Per richiedere il bonus è importante documentare tutte le spese sostenute, mediante fattura o documentazione commerciale, con evidenza del codice fiscale di chi deve richiedere il credito d’imposta. Inoltre, il pagamento dovrà avvenire tramite metodi tracciabili, come ad esempio bonifici bancari. Le spese per cui può essere richiesta l’agevolazione dovranno essere comunicate all’Agenzia delle Entrate. Queste dovranno pervenire nel periodo che va dal 1 al 28 febbraio, dell’anno successivo rispetto a quello in cui è stato acquistato il depuratore. Per farlo è necessario accedere al sito dell’ente tramite Spid, Cie e Cns.

Come utilizzare il bonus

Il contributo può essere utilizzato per i lavoratori autonomi e gli esercenti di un’attività commerciale in compensazione tramite F24. Oppure, i pensionati e lavoratori dipendenti potranno richiederlo come rimborso nella dichiarazione dei redditi dell’anno della spesa e in quelli successivi. Fino al suo completo utilizzo. Dunque, il bonus potrà essere richiesto nei limiti di spesa, fino al 31 dicembre 2023. Salvo ulteriori proroghe che verranno predisposte nel corso del tempo. Inoltre, anche i costi precedenti alla pubblicazione del provvedimento potranno essere rimborsati. In quanto, è possibile aggoiungere il codice fiscale del richiedente anche in una fase successiva.

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