Recessione sempre più vicina, l’ultimo report che preoccupa il governo italiano

Le previsioni di crescita economica per il 2023 sono sempre più negative per il nostro paese. Vediamo insieme cosa dice l’ultimo rapporto Nadef. 

Inutile nascondersi: la crisi energetica che stiamo vivendo è molto lontana dalla sua fine. Lo ha spiegato in questi giorni il Ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani. 

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Se da un lato, il politico ha cercato di rassicurare tutti, spiegando che non vi sono pericolo di possibili razionamenti di gas per il prossimo inverno, resta però il problema che i prezzi continuano a restare spaventosamente alti. 

Recessione, il caro bollette sta devastando in Italia famiglie e imprese: aumenti su luce e gas anche del 1000 per cento

Migliaia di famiglie sono ormai sull’orlo della disperazione a causa di bollette sempre più alte, e a partire da settembre, sono tante le imprese che hanno deciso di chiudere a causa di utenze di luce e gas, che rispetto a due anni fa in molti casi sono aumentate del 1000 per cento. D’altronde, che la situazione per il nostro paese sia grave, lo testimonia l’ultimo rapporto Nadef pubblicato dall’esecutivo, in cui si afferma chiaramente come per il prossimo anno sia prevista una crescita zero.

Ma ci sono anche previsioni molto più pessimistiche, come quella lanciata in questi giorni da Confindustria: il suo centro studi ha infatti dichiarato che a causa dei consumi in discesa per la lievitazione dei prezzi, la prospettiva di finire in una stagnazione nel 2023 non è affatto da sottovalutare, anzi, risulta più che mai concreta. Anche perché Confindustria sostiene che stavolta i risparmi degli italiani serviranno a ben poco. 

Recessione, il vero pericolo è l’inflazione ancora sopra il 10 per cento in Europa

L’inflazione in tutto il vecchio continente continua a restare sopra il 10 per cento, ed è quasi certo che la Bce sarà adesso costretta ad alzare i tassi di interesse. I rincari energetici stanno inoltre creando una nuova sacca di povertà nella popolazione, che si sta ritrovando indigente quasi da un giorno all’altro, in un fenomeno che riguarda tantissime nazioni nel mondo. D’altronde, tra pandemia e guerra, l’economia occidentale si trova ormai sull’orlo del collasso. Ed è anche per questo che il Fondo Monetario Internazionale ha rivolto un invito pubblico ai governi di tutto il mondo, a fare il possibile per aiutare le fasce più deboli e disagiate della popolazione in questo difficile momento.  

Pioggia di aiuti in arrivo dal governo? No, secondo alcuni economisti è dannoso

Molti economisti sostengono però che bisogna forse stare attenti a mettere adesso troppa liquidità e dispensare aiuti economici in modo massivo. Il rischi secondo gli esperti sarebbe quello di danneggiare i conti pubblici, esponendo così la nazione alla speculazione finanziaria su debito e sostenibilità.

Resta però molto grave comunque il fatto che all’interno dell’Unione Europea, non sembri al momento esserci l’intenzione di varare un piano ad hoc per la fascia più povera della popolazione.

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