Invalidità civile e invio della documentazione sanitaria, occhio alle novità: ecco cosa cambia

Invalidità civile, attenzione! Bisogna fare i conti con importanti novità per quanto concerne l’invio della documentazione sanitaria. Ecco cosa cambia.

Importanti novità in arrivo nell’ambito dell’invalidità civile dove ci si ritrova a dover fare i conti con dei cambiamenti a proposito dell’invio della documentazione sanitaria. Ma di cosa si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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A partire dagli impegni lavorativi fino ad arrivare a quelli famigliari, sono tante le cose da fare e che richiedono il nostro massimo impegno. Allo stesso tempo sono tanti i costi da dover sostenere, con sempre più persone che riscontrano delle serie difficoltà nel riuscire ad arrivare alla fine del mese. Lo sanno bene molti beneficiari dell’assegno di invalidità civile che rischiano di dover fare i conti con la relativa sospensione o revoca.

Sempre soffermandosi su tale misura, inoltre, interesserà sapere che giungono importanti novità nell’ambito dell’invalidità civile. Questo in quanto ove ci si ritrova a dover fare i conti con dei cambiamenti a proposito dell’invio della documentazione sanitaria. Ma di cosa si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Invalidità civile e invio della documentazione sanitaria, occhio alle novità: tutto quello che c’è da sapere

In base a quanto si evince dal sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale: “Nell’ambito dei progetti di innovazione legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è stato esteso ai medici certificatori e ai patronati il servizio per l’allegazione della documentazione sanitaria di invalidità civile“.

Si tratta, viene sottolineato: “del servizio già utilizzato dai cittadini per inviare all’Istituto la documentazione sanitaria probante, ai fini dell’accertamento medico – legale, per la definizione delle domande/posizioni in attesa di valutazione sanitaria di prima istanza/aggravamento”.

D’ora in poi, quindi, anche i medici certificatori e gli operatori degli istituti di patronato possono accedere all’applicativo poc’anzi citato attraverso il sito dell’Inps. Questo, ovviamente, dopo essersi autenticati attraverso le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.

I soggetti interessati, è bene sapere, possono fruire di tale servizio nell’ambito delle commissioni mediche INPS che operano in convenzione con le regioni o in caso di revisione di invalidità, cecità, sordità, handicap e disabilità.

In caso di dubbio, comunque, si invita a consultare il messaggio numero 3574 dell’Inps, attraverso il quale l’Inps ha provveduto a fornire ai medici certificatori e agli operatori dei patronati indicazioni precise in merito all’utilizzo del servizio, le tipologie di domande per cui può essere utilizzato e relative tempistiche.

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