Crisi alberghiera: il caro bollette inizia a mietere le prime vittime

L’aumento dei costi dell’energia elettrica sta causando molti problemi a famiglie e imprese. Com’era prevedibile: è crisi alberghiera.

Con la fine della stagione balneare e l’aumento dei costi dell’energia elettrica, numerose strutture alberghiere stanno riscontrando un consistente aumento dei costi, a fronte di entrate minime.

Crisi alberghiera
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La crisi energetica ha messo in difficoltà la maggior parte dei settori imprenditoriali italiani e non solo.

È di qualche giorno fa la notizia di una catena alberghiera di Gallipoli che ha annunciato l’imminente chiusura, a causa di un incredibile aumento dei costi energetici.

Ci stiamo riferendo alla catena alberghiera Caroli hotels, molto rinomata nella zona in Salento. Secondo le informazioni che ha a disposizione federalberi, il caso della catena alberghiera pugliese non sarà l’unico. A quanto pare, la situazione del settore alberghiero è estremamente drammatica.

Crisi alberghiera: cosa sta accadendo

La crisi energetica ha colpito numerosi settori. Al momento uno di quelli che sembra essere in maggiore difficoltà è il settore alberghiero.

Le cause della situazione critica sono legate all’incredibile aumento dei costi delle bollette di energia elettrica e gas.

Così come preannunciato, prima dell’aumento dei costi, molte attività imprenditoriali sono costrette a chiudere. Nel caso del settore alberghiero, l’aumento dei costi in bolletta è corrisposto con il termine della stagione balneare e, dunque, a una riduzione delle entrate.

Il caso, che è arrivato alla ribalta delle cronache, è quello della catena alberghiera Caroli hotels di Gallipoli, in Salento. La struttura accoglie 275 dipendenti che, a causa della chiusura, finiranno in cassa integrazione.

A quanto pare, la cessazione dell’attività è stata una scelta obbligata legata all’aumento dei costi delle bollette di energia elettrica a partire dal mese di agosto.

I proprietari della struttura hanno fatto sapere che le uscite economiche necessarie a sostenere i costi energetici hanno raggiunto un picco mai visto. Si parla infatti di bollette che sono passate da 100.000 euro a 500 mila euro.

Il notevole impatto sui fatturati

L’aumento dei costi per l’approvvigionamento di energia elettrica e gas provoca un notevole impatto sui fatturati delle aziende. Dopotutto, questo fenomeno comporta un’erosione significativa dei margini di profitto e quindi della capacità di fornire servizi ai clienti.

A quanto pare il caso del hotel Caroli di Gallipoli non è isolato. Infatti, in Salento sono state registrate altre 5 chiusure in ambito alberghiero. Ci stiamo riferendo al Terminal e a Villa la meridiana di Santa Maria di Leuca. Ma anche all’Hotel Joli Park e Club Bellavista di Gallipoli.

Il punto della situazione

In base alle indicazioni fornite da Federalberghi la chiusura della Catena Caroli hotels di Gallipoli non è un problema limitato solo al Salento. Le previsioni, infatti, parlano di numerosi chiusure a tappeto che interesseranno numerose strutture alberghiere della penisola.

Purtroppo, si tratta di una situazione estremamente drammatica che deve essere risolta al più presto dal Governo, soprattutto se si considera che il settore turistico era già stato duramente colpito dalle chiusure causate dalla pandemia.

Di fatto, finalmente il 2022, l’anno della ripartenza, doveva essere un momento di rinascita per l’intero settore alberghiero e turistico. Ma l’aumento dei costi di energia e gas ha duramente colpito le aziende alberghiere, che ora galleggiano in un mare di insicurezza, in attesa che il Governo intervenga per dare loro un concreto aiuto e una reale opportunità di sopravvivenza.

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