Preti e suore come non li avete mai visti: la verità che spiazza

Chi dice che preti e suore debbano dedicare la propria vita unicamente alla preghiera e alla contemplazione? Oltre ad amare il Signore si dilettano in altre attività.

Il fotografo Cremonese ha svelato una verità inaspettata che rivela un lato poco noto di preti e suore. Scopriamo qual è.

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Adobe Stock

È pensiero comune che i preti e le suore siano piuttosto “noiosi”. Si pensa che passino le giornate tra preghiera, opere buone e contemplazione del Signore ma in realtà le ore del giorno sono impiegate anche per assolvere ad altri compiti, più personali. Le fiction in tv ci hanno mostrato i ministri cattolici intenti a svelare crimini e risolvere misteri ma la verità è un’altra. Si scopre guardando la mostra del fotografo cremonese Stefano Guindani specializzato in reportage sociali e urbani. Nato nel 1969, ha iniziato la carriera con fotografie di scena teatrale e di danza fino alla collaborazione con un’agenzia fotogiornalistica di Milano. Qui ha imparato il mestiere fino a che nel 1998 ha aperto la sua agenzia di fotografia iniziando a lavorare per importanti stilisti italiani come Versace e a ritrarre volti noti del panorama italiano. Diversi interessi, dunque, che lo hanno portato a creare una mostra personale in cui protagonisti delle foto sono preti e suore.

Preti e suore, cosa fanno nel tempo libero?

Lo scorso 23 settembre Guindani ha inaugurato una mostra fuori dal comune all’interno dello Spazio Leica, a due passi dal Duomo di Milano. Le foto ritraggono preti e suore intenti a vivere i propri hobbies. Il nome dell’esposizione è “Mens sana in corpore sano” e lo scopo è mostrare al mondo un aspetto diverso dei religiosi, poco noto se non per qualche eccezione in tv.

Osservando le foto si capisce come anche i preti e le suore hanno interessi al di fuori della preghiera e si tratta di hobbies comuni. C’è chi sorride mentre ha una tavola da surf sotto braccio, chi è concentrato mentre aspetta di colpire una pallina da golf. E poi c’è la foto della suora che tira un calcio ad un pallone vestita con la sua tonaca nera e indossando un paio di occhiali neri. O ancora quella del prete con i guantoni da boxe che segue le indicazioni di un ragazzo in tuta.

Insomma, la mostra è decisamente particolare e potrebbe svelare un lato nascosto, impensabile di presti e suore. Un aspetto che sottolinea, ancora una volta, come spesso le idee che si elaborano sia ben lontane dalla realtà.

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