Reddito di cittadinanza e Giorgia Meloni: chi continuerà a percepirlo?

Attenzione, chi potrà continuare a percepire il reddito di cittadinanza? Ecco cosa cambia con il governo Meloni.

Il partito di Giorgia Meloni ha vinto le elezioni e sono in tanti a chiedersi quale sarà il destino dei beneficiari del reddito di cittadinanza. Cosa cambierà e chi potrà continuare a percepire tale sussidio? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Foto © AdobeStock

Sussidio introdotto dal governo a guida Conte al fine di garantire un sostegno economico alle famiglie alle prese con delle serie difficoltà finanziarie, il reddito di cittadinanza continua a far parlare di sé. A tal proposito, ad esempio, abbiamo già avuto modo di vedere assieme come attraverso alcuni escamotage alcuni potrebbero beneficiare di tale misura anche con Isee alto.

Fin dal suo debutto argomento di discussione, non stupisce quindi che siano in tanti a chiedersi cosa accadrà con l’arrivo del nuovo governo che vede alla guida il partito di Giorgia Meloni. In particolare chi potrà continuare a percepire tale sussidio? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Reddito di cittadinanza, chi continuerà a percepire questo sussidio? Ecco tutto quello che c’è da sapere

Il partito di Giorgia Meloni ha vinto le elezioni e, come già detto, sono in molti a chiedersi quale sarà il destino dei beneficiari del reddito di cittadinanza. Cosa cambierà e chi potrà continuare a percepire tale sussidio? Ebbene, in base alle prime indiscrezioni in tale ambito, sembra che Fratelli d’Italia sia pronta ad apportare importanti modifiche, consentendo soltanto a determinate persone di poter continuare a percepire tale sussidio.

Entrando  nei dettagli, a poter beneficiare del reddito di cittadinanza dovrebbero essere solamente coloro che si ritrovano in condizioni tali da non poter lavorare. In questa categoria dovrebbero quindi rientrare coloro che hanno più di 65 anni, le persone con una invalidità superiore al 45% e soggetti che prestano assistenza ad una persona con grave disabilità inserita nello stesso nucleo familiare.

Ma non solo, anche in presenza di un minore di tre anni nel proprio nucleo familiare, donne in stato di gravidanza e persone che riscontrano problemi di salute tali da impedire lo svolgimento di una attività lavorativa.

Coloro che sono nella condizione di poter lavorare, invece, non dovrebbero più vedersi riconoscere il reddito di cittadinanza. Per quest’ultimi, infatti, si dovrebbero aprire le porte di corsi di formazione e incentivi statali, grazie ai quali poter entrare nel mondo del lavoro e percepire così un regolare stipendio.

Al momento comunque, è bene sottolineare, si tratta solo di ipotesi. Non resta quindi che attendere l’insediamento del governo a guida Meloni per vedere quali decisioni prenderà in tale ambito e chi potrà effettivamente beneficiare o meno del reddito di cittadinanza.

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