L’agevolazione per le donne che non trovano lavoro: è il momento di richiedere fino a 1.000 euro

Le donne senza lavoro possono richiedere una nota agevolazione e ottenere fino a 1.000 euro al mese. Basterà presentare l’ISEE.

Le assunzioni al femminile continuano a viaggiare su numeri bassi. Chi è in difficoltà può contare sull’aiuto del Governo.

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L’obiettivo dovrebbe essere quello della parità tra uomo e donna nell’ambito lavorativo. Stessa possibilità di assunzione, stessa retribuzione e uguali riconoscimenti. Pura utopia secondo molte lavoratrici che si trovano a dover fare i conti quotidianamente con una palese disparità di trattamento. Da qualche anno il Governo sta tentando di spronare sia l’imprenditoria femminile che le assunzioni al femminile ma la pandemia ha provocato grossi rallentamenti in tal senso. Dovendo licenziare dipendenti, poi, le prime scelte sono nella maggior parte dei casi le donne. Da qui un numero sempre maggiore di mamme e mogli senza lavoro. La situazione è ancora più drammatica con riferimento ai nuclei che si trovano prossimi alla soglia di povertà. Ebbene, spesso si dimentica che anche le donne possono richiedere una ben nota agevolazione, il Reddito di Cittadinanza.

L’agevolazione per le donne senza lavoro è il Reddito di Cittadinanza

Richiedere il Reddito di Cittadinanza significa poter ottenere una somma mensile a sostegno del reddito e tentare di trovare un nuovo lavoro. Sebbene la misura presenti più di una falla, infatti, l’agevolazione nasce proprio per aiutare chi è in difficoltà economica mentre cerca una nuova occupazione. I centri per l’impiego e le aziende private dovrebbero essere il perno centrale su cui gira la giostra delle occupazioni e proporre impieghi idonei alla persona che percepisce l’RdC.

Per partecipare a questa opportunità occorre, però, rispettare specifici requisiti. L’ISEE dovrà essere inferiore a 9.360 euro, il patrimonio mobiliare non superiore a 6 mila euro e quello immobiliare inferiore a 30 mila euro. Il beneficio, poi, si divide in due parti. La prima quota fa riferimento all’integrazione del reddito fino a 6 mila euro moltiplicati per la scala di equivalenza.

La seconda parte è dedicata a chi paga un affitto e prevede un aumento dell’agevolazione di un ammontare annuo equivalente al canone di locazione per un tetto massimo di 3.360 euro. In caso di mutuo, invece, l’incremento massimo sarà di 1.800 euro.

Qual è l’importo che si riceverà

L’importo del Reddito di Cittadinanza dipende dai redditi familiari, dalla composizione del nucleo e da eventuali trattamenti aggiuntivi percepiti. La somma massima verrà erogata solamente non ricevendo prestazioni assistenziali né altri redditi da inserire nell’ISEE. Una donna che vive da sola, dunque, potrà ricevere al massimo 6 mila euro all’anno più 3.360 euro aggiuntivi per il pagamento dell’affitto. La stima, dunque, è di 780 euro al mese. La presenza di un minore, invece, fa aumentare l’importo massimo fino a 7.200 euro ossia 880 euro al mese.

L’importo mensile dipende, come detto, da diverse variabili. In caso di cambiamento di questi parametri durante il corso dell’anno – poniamo il caso della perdita del lavoro – è possibile richiedere l’ISEE corrente in modo tale da abbassare il valore e aumentare l’importo della ricarica mensile.

Al via, dunque, la domanda di accesso all’agevolazione per le donne senza lavoro che soddisfano i requisiti. Basterà accedere al portale dell’INPS e seguire la procedura dedicata.

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