Nicole Daza: quanto guadagna la fresca sposa di Marcell Jacobs

Lui oro olimpico, lei star dei social e mamma a tempo pieno. Nicole Daza è la moglie del campione e gran parte della sua forza.

Un oro olimpico ripaga in toto quattro anni di sacrifici. Specie se arriva in una disciplina in cui, storicamente, il proprio Paese non appartiene alla categoria dei favoriti.

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Marcell Jacobs ha compiuto un’impresa della quale, probabilmente, ci renderemo davvero conto solo più avanti. Quando l’ondata dei commenti social si sarà esaurita per lasciare all’impresa il giusto posto nella storia. L’euforia del momento forse non aiuta a leggere davvero quel che l’atleta desenzanese ha realizzato nei 100 metri all’Olimpiade di Tokyo. Eppure, questo si può dire, la medaglia d’oro è roba da leggenda.

Chi è Nicole Daza, moglie di Jacobs

E Jacobs non è uno di quelli tutto palestra. Anzi. A soli 26 anni è padre di tre figli e un genitore presente. Anche perché, accanto a sé sembra davvero aver trovato la persona giusta. Con Nicole Daza è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Conosciuta a Roma, nel 2018, hanno iniziato la loro relazione nel modo più spontaneo possibile. Poi, accanto allo sport, hanno deciso di formare una loro famiglia: nel 2019 è nato il loro primo figlio, Anthony, mentre nel 2020 la secondogenita Megan. Jacobs era peraltro già papà, avendo avuto il piccolo Jeremy ad appena 19 anni da una precedente relazione. Il 17 settembre, i due si sono sposati.

A dispetto di altre coppie del mondo dello sport, Marcell e Nicole Daza hanno sempre mantenuto uno stretto riserbo sulla loro vita privata. Di lei non si sa praticamente nulla, nemmeno dal suo profilo Instagram (pur seguitissimo, con oltre 8 mila followers). Pare fosse impiegata come dipendente dell’Outlet di Serravalle e lì, nel Nord Italia, avrebbe vissuto le prime fasi del suo rapporto con Jacobs. Pare che la sua vita, ora, prosegua a Roma, accanto al suo compagno. Nella Capitale, dove si sono conosciuti. Del resto, come disse una nota canzone, se butti un soldino nella Fontana di Trevi, “costringi er destino a fatte tornà”.

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